Nel corso dell’assemblea pubblica annuale della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio sono stati presentati i dati della ricerca “L’età d’argento tra benessere e precarietà” realizzata da IPSOS per comprendere le principali sfide finanziarie da affrontare, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più adulte (i 50-75enni), per promuovere un'educazione finanziaria mirata.
La ricerca si focalizza in particolare sulle percezioni, i bisogni e le difficoltà economiche.
Proprio le difficoltà economiche risultano essere trasversali alle fasce d’età: quasi il 50% dei 35-49enni fatica a risparmiare, mentre il 58% dei 50-64enni considera inadeguato il proprio reddito. La risposta delle famiglie a tali difficoltà va dalla riduzione dei consumi alla modifica delle abitudini finanziarie. Dai dati si evidenzia però che oltre un terzo è in saldo negativo e, tra queste, una su due non sarebbe in grado di sostenere una spesa imprevista di 2.000 euro.
Tra i più vulnerabili ci sono gli over 65 che a causa di una scarsa alfabetizzazione finanziaria e un accesso limitato agli strumenti digitali aumentano la loro condizione di difficoltà.
Rispetto alla conoscenza finanziaria nonostante il 51% degli italiani si ritenga adeguatamente preparato, solo il 24% conosce realmente i concetti base della finanza e appena il 19% può essere considerato “esperto”. Inoltre le competenze finanziarie sono considerate importanti (78%), ma il dato cala tra gli over 65 arrivando al 69%.
In questo contesto risulta essere necessario, come afferma Stefano Lucchini, presidente FEduF, investire nell’educazione finanziaria per migliorare il benessere economico e sociale del Paese coinvolgendo le fasce più mature della popolazione.