Rifiuti: 314 euro a famiglia nel 2022, in dieci anni la tariffa è cresciuta del 24%. Per la raccolta differenziata, a piccoli passi in avanti verso l’obiettivo del 65% con grandi differenze fra aree del Paese. I nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva
È di 314€ la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2022 da una famiglia nel nostro Paese, con un aumento del 2,3% rispetto all'anno precedente e del 24% negli ultimi dieci anni.
È al Sud che si registra la spesa più elevata, con la Campania in testa a livello regionale (414€, e un leggero decremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente) e ben otto capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594€ all’anno, con un incremento di quasi il 28% rispetto al 2021. La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è il Trentino Alto Adige (€212), dove si registra però un aumento del 6,2% rispetto all'anno precedente; fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 174€.
Sono 63 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 27 quelli in diminuzione: l'incremento più elevato a Cosenza (+40,9%), la riduzione più consistente a Caltanissetta (-17,4%).
È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile online sul sito www.cittadinanzattiva.it. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2022 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine è realizzata nell'ambito del progetto "Re-USER: usa meglio, consuma meno", finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, Legge 388/2000 – ANNO 2021.
Il report di quest’anno contiene anche un focus sulla Missione 2 del PNRR che si prefigge di migliorare le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernare o sviluppare nuovi impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud, e realizzare progetti altamente innovativi per filiere strategiche quali rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), industria della carta e del cartone, tessile, riciclo meccanico e chimica delle plastiche. Complessivamente i bandi si sono chiusi con oltre 3.800 proposte per nuovi impianti e ammodernamento esistenti e oltre 300 progetti faro di economia circolare. Gli investimenti raggiungono complessivamente un ammontare di 2,13 mld di euro.
“Le risorse del PNRR non potranno risolvere tutte le criticità che ancora oggi riguardano il settore dei rifiuti ma rappresentano certamente un’opportunità per porre rimedio a molte di quelle che sottopongono il nostro Paese alle procedure di infrazione da parte dell’Europa. In termini di occasione per contribuire a ridurre il divario tra Nord e Centro-Sud, siamo ancora in attesa di conoscere i risultati formali circa i vincitori dei bandi emessi lo scorso dicembre 2021 e chiusi entro marzo 2022, sia in termini di nuovi impianti e/o ammodernamento esistenti sia in termini di implementazione di processi di economia circolare”, dichiara Tiziana Toto, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Rispetto al tema della “Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali”, individuato il soggetto tecnico abilitato alla predisposizione della piattaforma, sarebbe opportuno prevedere un processo di coinvolgimento dei rappresentanti dei cittadini-consumatori, al fine di innescare un processo partecipativo nella fase di produzione e diffusione del materiale educativo ed informativo sulle tematiche ambientali e di consumo responsabile. Una adeguata organizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e comportamenti di consumo e di conferimento responsabili fanno bene all’ambiente ma anche alle tasche dei consumatori. L’esempio della città di Catania dimostra come un servizio non adeguato di raccolta differenziata fa crescere i costi di sistema e di conseguenza le tariffe della TARI”.
Regioni e capoluoghi: uno sguardo di insieme sulle tariffe per i rifiuti
Regione |
Tari 2022 |
Tari 2021 |
Variazione % |
Abruzzo |
325 € |
329 € |
-1,4% |
Basilicata |
288 € |
281 € |
2,4% |
Calabria |
348 € |
324 € |
7,4% |
Campania |
414 € |
416 € |
-0,6% |
Emilia |
277 € |
274 € |
1,2% |
Friuli Venezia Giulia |
247 € |
238 € |
4,1% |
Lazio |
332 € |
331 € |
0,2% |
Liguria |
357 € |
354 € |
0,9% |
Lombardia |
246 € |
246 € |
0,0% |
Marche |
246 € |
243 € |
1,5% |
Molise |
246 € |
242 € |
1,6% |
Piemonte |
288 € |
289 € |
-0,3% |
Puglia |
402 € |
381 € |
5,5% |
Sardegna |
335 € |
323 € |
3,6% |
Sicilia |
396 € |
385 € |
2,9% |
Toscana |
351 € |
339 € |
3,6% |
Trentino Alto Adige |
212 € |
200 € |
6,2% |
Umbria |
344 € |
333 € |
3,3% |
Valle d'Aosta |
272 € |
272 € |
0,0% |
Veneto8 |
237 € |
225 € |
5,2% |
Italia |
€ 314 |
€ 307 |
+ 2,3% |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Novembre 2022
I 10 capoluoghi più costosi I 10 capoluoghi più economici |
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Capoluogo |
Tari 2022 |
Capoluogo |
Tari 2022 |
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Catania |
594 € ↑ |
Udine |
174 € ↑ |
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Genova |
480 € = |
Belluno |
180 € ↓ |
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Brindisi |
464 € ↑ |
Pordenone |
182 € ↓ |
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Pisa |
463 € ↑ |
Trento |
186 € ↑ |
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Messina |
459 € ↑ |
Brescia |
195 € ↑ |
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Salerno |
456 € ↓ |
La Spezia |
197 € ↑ |
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Napoli |
455 € = |
Fermo |
200 € ↑ |
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Benevento |
445 € ↓ |
Cremona |
208 € ↑ |
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Reggio Calabria |
443 € = |
Vicenza |
211 € = |
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Agrigento |
427 € ↓ |
Verona |
212 € ↑ |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Novembre 2022
Raccolta differenziata, a piccoli passi verso l’obiettivo del 65% ma il Sud resta ancora indietro
Secondo il rapporto Rifiuti urbani 2021 dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia nel 2020 sono state prodotte 28,9 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (-3,6% rispetto al 2019). La maggioranza dei rifiuti urbani è prodotta nel Nord (48,1%) seguito dal Sud con il 30,7% e infine dal Centro (21,2%).
La media nazionale di raccolta differenziata ha raggiunto il 63% (+ 1,7 punti rispetto al 2019) mentre il 20,1% dei rifiuti urbani prodotti finisce in discarica. Meglio il Nord nei livelli di raccolta differenziata (dove si raggiunge il 70,8%), segue il Centro (59,2%), infine il Sud (53,6%).
Fra le regioni, le più virtuose sono Veneto, Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Marche - tutte oltre il 70% di raccolta differenziata - e Friuli Venezia Giulia e Umbria, di poco sotto il 70%. Fanalino di coda la Sicilia che differenzia appena il 43% di rifiuti e con Catania che si colloca all’ultimo posto, tra i capoluoghi di provincia, con una raccolta differenziata inferiore al 10%.
A livello di capoluoghi di provincia, la percentuale di raccolta differenziata pari o superiore al 65% è stata raggiunta da poco più della metà di essi (53%). L'81% dei capoluoghi prevede incentivi o altre azioni per agevolare l'auto compostaggio presso le utenze domestiche. Tali misure si traducono essenzialmente nella riduzione della tariffa rifiuti (92% dei casi), nella distribuzione gratuita della compostiera (59% dei casi) e nell'organizzazione di corsi gratuiti di compostaggio domestico (12,5% dei casi).
Per quanto riguarda la tipologia di rifiuti differenziati la percentuale più elevata è relativa alla frazione organica (39,3%), seguita da carta (19,2%) e vetro (12,2%).
Raee, olii esausti alimentari e tessili scarsa la differenziazione. Serve più informazione e maggiore facilità di smaltimento
Assai bassa, sotto il 2%, la differenziazione dei rifiuti come RAEE, tessili e olii esausti. Nel 2021 in Italia sono stati raccolti e smaltiti 385.258 tonnellate di RAEE, con un aumento del 5,3% rispetto al 2020 (principalmente grazie al bonus TV che prevedeva la rottamazione del vecchio televisore per acquistarne uno nuovo) ma siamo ancora molto al di sotto della media europea di 10 chili pro-capite annuali, attestandoci sui 6,46 chili. Resta inoltre un forte divario al riguardo fra le varie aree d’Italia: in Val d’Aosta si raccolgono 11,4 kg pro-capite di RAEE all’anno, mentre in Campania 3,62.
Inoltre, sulla base di una indagine condotta da Cittadinanzattiva e Junker ad ottobre 2022 e alla quale hanno partecipato 18.500 cittadini, emerge che ad esempio soltanto la metà di essi ha smaltito un Raee con la modalità “uno contro uno” e soltanto un terzo con la modalità” uno contro zero” e ancora circa il 40% giudica non sufficiente la facilità di smaltimento dei rifiuti elettronici nella propria zona. Lo stesso giudizio viene emesso in merito alla facilità di smaltimento degli oli esausti e dei prodotti tessili.
Tutte le informazioni della indagine sono disponibili su INFORMAP, www.cittadinanzattiva.it/informap, la cartina navigabile che rende fruibili, per ogni capoluogo di provincia, informazioni e approfondimenti su tariffe e agevolazioni, qualità, tutele e altri riferimenti utili.
Per maggiori informazioni, assistenza e consulenza sul tema, Cittadinanzattiva mette a disposizione S.U.S.I., l’assistente virtuale disponibile h24 (home page in basso a destra). È inoltre attivo un numero dedicato ai cittadini: 06 36718040 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14:00 alle 17:00) e la mail
“Dai voce alla sicurezza e alla sostenibilità”: a questo sono chiamati gli studenti per la XX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, promossa da Cittadinanzattiva, che potranno raccontare - attraverso messaggi audio, video, podcast - come prevenire e fronteggiare terremoto, alluvione e cambiamento climatico. I materiali potranno essere inviati a
Le attività di informazione e prevenzione nelle scuole sono essenziali se si considera che su 40.293 edifici scolastici oltre 17.000 (il 42%) sono situati in zona 1 e zona 2 - ossia a medio ed elevato rischio sismico - e circa 6000 (circa il 15%) in aree a rischio idrogeologico. Eppure, nello scorso anno scolastico, le prove di evacuazione, obbligatorie almeno due volte all’anno, sono state effettuate in poco più della metà delle scuole (56%), non sono state effettuate nel 33% o sono state coinvolte solo alcune classi nell’11%. Laddove svolte, hanno riguardato quasi esclusivamente il rischio incendio (99%) e quello sismico (77%), ben poco (5%) il rischio alluvione, nonostante il verificarsi sempre più frequente di fenomeni atmosferici estremi che stanno colpendo il nostro Paese.
Il Signor Terremoto, la Signora Alluvione e il Ragazzo Cambiamento climatico sono i protagonisti delle interviste “impossibili” inviate da Cittadinanzattiva, insieme ad una Smart box con approfondimenti sul tema della sicurezza a scuola e sul territorio, a 15.000 scuole su tutte il territorio nazionale e disponibili a questo link.
Thirteen rights and sixty concrete actions to promote global health.
To promote awareness among citizens and institutions and identify concrete actions to protect global health as a state of biological, psychological, and social well-being and as a fundamental human right. This is the intent of the Civic Charter of Global Health, promoted by Cittadinanzattiva with the involvement of numerous civic actors and experts, which will be presented tomorrow, Nov. 19, from 11:30 a.m. to 1 p.m., in Bastia Umbra as part of the "Fà la cosa giusta/Do the Right Thing" conscious consumption fair.
The World Health Organization (WHO) estimates that more than 25 percent of illnesses in adults and more than 33 percent in children under 5 are due to preventable environmental causes, and about 13 million deaths are attributable annually to environmental exposures, of which more than 7 million are linked to air pollution alone.
Tredici diritti e sessanta azioni concrete per promuovere la salute globale. IL TESTO DELLA CARTA
Promuovere la consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni e individuare azioni concrete per tutelare la salute globale come stato di benessere biologico, psicologico e sociale e come diritto umano fondamentale. È questo l’intento della Carta civica della salute globale, promossa da Cittadinanzattiva con il coinvolgimento di numerosi soggetti civici ed esperti, che sarà presentata domani 19 novembre, dalle ore 11.30 alle ore 13, a Bastia Umbra nell’ambito della Fiera del consumo consapevole “Fa’ la cosa giusta”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che oltre il 25% delle malattie negli adulti ed oltre il 33% nei bambini sotto i 5 anni siano dovute a cause ambientali evitabili e che siano circa 13 milioni le morti attribuibili annualmente ad esposizioni ambientali, di cui oltre 7 milioni legate al solo inquinamento atmosferico.
“Il legame tra salute e ambiente è forse uno degli aspetti più noti dell’approccio alla salute globale; accanto a questo è cresciuta la consapevolezza di come lo stato di salute psicofisica degli individui sia strettamente connesso al godimento dei diritti civili e sociali e ai livelli socio-economici e di istruzione delle persone, e di quanto le disuguaglianze pesino nel raggiungimento degli obiettivi di salute delle popolazioni”, dichiara Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Le politiche governative devono tener sempre più in considerazione l’interconnessione di queste variabili: dall’attenzione per il benessere mentale delle giovani generazioni alla prevenzione sanitaria e alla promozione della salute anche degli invisibili, dalla qualità di vita nelle città alla salute di chi è costretto in carcere e degli stranieri irregolari, la Carta vuole essere uno strumento per progettare ed implementare nuove misure finalizzate alla salute di tutti”.
“Dai voce alla sicurezza e alla sostenibilità”: è questo il titolo dell’appuntamento per la XX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, promossa da Cittadinanzattiva e che si svolgerà il 21 novembre dalle ore 11 alle ore 12:30 presso l'aula magna dell’I.I.S. Einaudi di Via Santa Maria alle Fornaci, a Roma.
Al centro della Giornata il protagonismo e la creatività di studentesse e studenti che, attraverso audio e video messaggi, diranno la loro su cosa fare in merito al rischio sismico ed idrogeologico e al cambiamento climatico; su questi temi gli studenti saranno invitati a produrre e inviare, attraverso apposito bando di concorso, i loro audio o podcast per la selezione e premiazione in occasione della XVII Edizione del premio Vito Scafidi, che si terrà nell’aprile 2023.
L’evento “Dai voce alla sicurezza e alla sostenibilità” rientra nell'ambito della campagna Imparare Sicuri di Cittadinanzattiva, che compie 20 anni, per non dimenticare le vittime dell’insicurezza degli edifici scolastici e per attivare il protagonismo degli studenti e delle scuole in merito ai rischi naturali e non presenti sul proprio territorio, ed acquisire informazioni e strumenti necessari per adottare procedure e comportamenti corretti per prevenire o fronteggiare tali rischi.
Conoscere quanto e come sia garantito in tutte le Regioni l’accesso ai test genomici per i pazienti, per lo più donne, affetti da tumore alla mammella in stadio precoce. È questo l’obiettivo della istanza di accesso civico inviata oggi da Cittadinanzattiva ai Presidenti e agli Assessori alla Salute regionali che dovranno, secondo normativa, fornire un riscontro entro sessanta giorni. La Legge di Bilancio 2021 ha stanziato 20 milioni di euro finalizzati ad un fondo per il rimborso dei test genomici su persone affette da specifici tipi di tumore della mammella. Con il successivo Decreto 18 maggio 2021, il Ministero della Salute ha stabilito le modalità di riparto e i requisiti di erogazione ed utilizzo del fondo a livello regionale.
Ad oggi tuttavia nella gran parte delle Regioni, i pazienti che ne avrebbero diritto incontrano numerosi ostacoli all'accesso a questi test. Da una recente indagine di Cittadinanzattiva emerge che oltre il 73% dei cittadini con patologia oncologica non è stato informato della possibilità di effettuare un test genomico e solo un 15% dichiara possibile nella propria Regione il rimborso dell’esame da parte del Servizio sanitario nazionale.
Sono oltre 17.000 gli edifici scolastici, sul totale di 40.293 scuole del nostro Paese, situati in zona 1 e zona 2 ossia a medio ed elevato rischio sismico e 4 milioni e 300.000 i bambini e i ragazzi che risiedono in queste zone. Eppure gli edifici migliorati e adeguati sismicamente sono soltanto il 2% mentre quelli progettati secondo la normativa antisismica sono 2.740, ossia il 7%.
“Sono passati 20 anni dal crollo della scuola Iovine di San Giuliano di Puglia, e da allora molto è stato fatto per migliorare l’edilizia pubblica del nostro Paese, soprattutto in relazione alla classificazione sismica del territorio, alla revisione della normativa antisismica, ad interventi di adeguamento per molti edifici pubblici. Ma molto resta da fare, come ogni anno mostriamo con i dati del nostro Rapporto sulla sicurezza delle scuole” dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva che, proprio a seguito del crollo della scuola Iovine - a causa del quale, il 31 ottobre 2002 alle ore 11. 32, morirono 27 bambini e la loro insegnante - diede avvio al suo programma nazionale Impararesicuri.
Gli episodi di crollo negli edifici scolastici non accennano a fermarsi: dall’inizio della scuola ad oggi Cittadinanzattiva ne ha presi in rassegna già 15 - di cui il più preoccupante ha riguardato l’Aula dell’Università di Cagliari - che testimoniano la necessità di incrementare i sopralluoghi preventivi da parte di Comuni, Province, Città Metropolitane, di prevedere fondi ad hoc sia per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che per indagini diagnostiche di soffitti, controsoffitti, solai. “Per fare ciò occorrono risorse aggiuntive che gli enti locali possano destinare a queste azioni – continua Bizzarri. Per questo ci rivolgiamo al Governo e al nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, perché si faccia memoria di questa tragedia impegnandosi da subito nel proseguire gli interventi di edilizia scolastica già previsti, nell’intervenire e rimuovere le cause dei ritardi e nel programmare nuovi provvedimenti urgenti”.
Quando un prodotto finanziario si definisce sostenibile? Come investire in maniera sostenibile? Cos’è il greenwashing? A queste e a molte altre domande risponde “La finanza sostenibile: cosa c’è da sapere”, a cura di Cittadinanzattiva e online da oggi con l’obiettivo di fornire informazioni e suggerimenti utili ai cittadini che intendono investire in imprese attente all’impatto ambientale. La pubblicazione della guida – insieme agli altri quattro approfondimenti su mutui, credito al consumo, sovraindebitamento e bilancio familiare - completa la collana dedicata da Cittadinanzattiva ai temi economici, in occasione del mese dell’educazione finanziaria. Le cinque guide sono disponibili online.
L’intera collana di approfondimenti (realizzata nell’ambito delle iniziative a vantaggio dei consumatori, finanziate dal MISE, legge 388/2000 - anno 2021) vuole fornire indicazioni di base ai consumatori, per orientarsi più agevolmente nel mondo dei servizi bancari e finanziari scongiurando operazioni avventate e facilitando la gestione del bilancio familiare.
Suggerire soluzioni che riducano gli ostacoli nel percorso di presa in carico dei pazienti affetti da BPCO (broncopneumopatia cronico ostruttiva): difficoltà legate alla diagnosi precoce (fenomeni di sotto-diagnosi o sovra-diagnosi), all’accesso a visite ed esami diagnostici e all’esecuzione della spirometria ai fini dell’identificazione della malattia, come previsto dalla Nota AIFA 99.
È quanto si prefigge la Raccomandazione Civica “Un percorso di presa in carico e gestione della persona con BPCO” presentata oggi da Cittadinanzattiva. Il documento – realizzato in due Tavoli di Lavoro multistakeholder - è rivolto a tutti i livelli di governance - nazionale, regionale, aziendale e distrettuale - ai professionisti della salute e alla popolazione generale e contiene proposte sul percorso della persona a partire dalla prevenzione e promozione della salute, fino all’assistenza al domicilio, oltre ad una analisi del peso del Covid-19 sulle cronicità e le strategie di intervento in ambito sanitario.
Dal 25 al 27 Ottobre, Active Citizenship Network, la rete europea di Cittadinanzattiva, è presente alla Fiera di Berlino con tutti i partner del progetto NIGHTINGALE, nell'ambito del Congresso tedesco di Ortopedia e Traumatologia, DKOU 2022.
NIGHTINGALE è un progetto finanziato dalla Commissione europea, con il programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, e ha l’obiettivo di sviluppare un kit di strumenti innovativi che migliorerà la risposta medica e i servizi di pre-ospedalizzazione in caso di grandi emergenze, aumentando l'efficienza e l'efficacia della gestione delle vittime e migliorando la consapevolezza, la collaborazione e il coordinamento dei soccorritori.
La proposta presentata oggi al Parlamento Europeo da un gruppo di esperti italiani e da 43 Associazioni di pazienti
I vincoli dei bilanci sanitari nazionali non possono essere un ostacolo all'accesso dei pazienti alle terapie avanzate. Queste terapie necessitano di nuove e diverse modalità di pagamento e contabilizzazione, che tengano conto degli elevati costi iniziali e dei grandi e duraturi benefici nel tempo, sia per i pazienti che per i sistemi sanitari nazionali. Per questo occorrerebbe classificare la spesa delle terapie avanzate come un investimento e non come una spesa corrente, e questo potrebbe avvenire rivedendo - da Eurostat in giù - le classificazioni economico/finanziarie della spesa sanitaria attualmente in vigore.
Undici crolli in appena trenta giorni dall’apertura dell’anno scolastico. Quello avvenuto ieri sera nell’aula magna della facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari segue ulteriori 10 casi di crolli o distacchi di intonaco in scuole ed università di varie zone di Italia, che Cittadinanzattiva ha monitorato dal 15 settembre ad oggi: fatti simili sono accaduti, andando a ritroso in questi giorni, nella scuola elementare di Dello (BS), nella scuola media Gennari di Maratea (PZ), alla Vittorino da Feltre di Adria (RO), nell’istituto superiore Fermi-Leonardo da Vinci di Empoli, nell’istituto di via nuova Agnano di Napoli, nella Palestra della scuola Muratori di Castiglione d’Adda (Lo), all’interno dell’Università di Fisciano (Salerno), nella scuola elementare di via Fiuggi a Roma, alla primaria Doria di Vallecrosia (IM), al Liceo Cavour di Roma.
“Su quanto avvenuto a Cagliari, aspettiamo ulteriori accertamenti perché sembrerebbe trattarsi di un collassamento strutturale molto grave, non legato a un problema manutentivo. Allo stesso tempo, i casi di crolli che continuiamo a registrare dimostrano che l’emergenza della edilizia scolastica continua e chiediamo con insistenza al nuovo Governo di intervenire con urgenza. Stanziando da subito nuovi fondi, oltre il PNRR, per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole e per effettuare le indagini diagnostiche di soffitti e solai, proseguendo quanto si era cominciato a fare nel 2017. Agli studenti ricordiamo che è possibile fare richiesta di accesso alle certificazioni per sapere come sono messe sotto il profilo della sicurezza strutturale le scuole e le università che frequentano, nonché di segnalarci eventuali segnali di insicurezza degli edifici scolastici”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva che mette a disposizione la mail
Today, the National Assembly of Consumer Associations was attended by over 4000 activists to urge the Government to take adequate measures to cope with price increases in energy and consumer goods.
It was an unprecedented meeting, which saw, alongside consumers, the participation of the main social forces of Italy: the most important trade union CGIL, CISL and UIL, but also relevant unions of the productive sector, CNA, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Panificatori artigiani, and then the unions of the tenants SUNIA and SICET, the voluntary organizations Auser and Anteas, Federcasalinghe, USB, environmental and pro-renewable associations as WWF Legambiente, Coordinamento Free and representatives of photovoltaic manufacturers and energy retailers such as Italia Solare and Arte.
Si è tenuta oggi l’Assemblea nazionale delle Associazioni dei Consumatori, a cui hanno partecipato oltre 4000 attivisti, per sollecitare il Governo all’adozione di misure urgenti per fronteggiare i rincari sul fronte dell’energia e dei beni di largo consumo.
Un incontro senza precedenti, che ha visto, al fianco dei Consumatori, la partecipazione delle principali forze sociali del Paese: le più importanti sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, ma anche rilevanti sigle del mondo produttivo, CNA, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, i Panificatori artigiani, e poi i sindacati degli inquilini SUNIA e SICET, le organizzazioni del volontariato Auser e Anteas, Federcasalinghe, USB, le Associazioni ambientaliste e pro-rinnovabili come WWF Legambiente, Coordinamento Free e rappresentanze dei produttori di fotovoltaico e dei rivenditori di energia come Italia Solare e Arte.
La vastissima partecipazione ha spinto le associazioni promotrici a predisporre una piattaforma condivisa a partire da cinque rivendicazioni principali in materia di energia:
“Ci aspettiamo ora che il Governo sia pronto ad ascoltare le proposte e rivendicazioni delle associazioni dei consumatori, che chiedono di aprire stabilmente un tavolo di dialogo che le coinvolga, insieme a quelli delle altre parti sociali ed economiche. I consumatori, rappresentati dalle principali associazioni riconosciute, restano pronti a mobilitarsi, in tutte le forme e modalità possibili, finché non saranno assunte efficaci misure per fronteggiare l’emergenza sociale e sia avviato un percorso riformatore di carattere strutturale in materia di politiche energetiche e di sostenibilità del mercato dei consumi”.
Le associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Udicon, Associazione Utenti Radiotelevisivi, hanno indetto per il prossimo 18 ottobre (ore 10:00) una assemblea nazionale dei consumatori, aperta a sindacati, imprese e forze sociali, per discutere i temi dell’emergenza inflazione e proporre soluzioni condivise per abbattere prezzi e bollette. Le associazioni chiedono a sindacati dei lavoratori, organizzazioni di categoria dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, del commercio e della cooperazione e alle altre forze sociali organizzate del volontariato, ambientaliste, culturali, studentesche, ecc., di unirsi ai consumatori per dar vita alle più opportune azioni comuni e giungere a proposte condivise, al fine di spingere il Governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni che ne influenzano pesantemente il corso, per affrontare l’emergenza energia e per realizzare riforme strutturali in tema di tutele dei cittadini.
In tal senso hanno organizzato una assemblea nazionale di tutti i propri quadri e militanti per la mattina di martedì 18 ottobre prossimo, che sarà aperta alle altre parti invitate e che potrà essere seguita dalle ore 10 in streaming sui siti e canali social delle organizzazioni promotrici e attraverso la piattaforma Zoom al seguente link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_4IGZ6ExWTPmfhw2FQiWIww
“Ci aspettiamo dal nuovo Governo misure urgenti, adeguate e strutturate a supporto di famiglie e imprese che ne hanno effettivamente bisogno e interventi per porre fine a fenomeni speculativi incontrastati che continuano ad alimentare la crescita sostenuta di prezzi e tariffe”, dichiara Tiziana Toto, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Per la tenuta economica e sociale del nostro Paese è necessario ripristinare principi di equità e giustizia sociale in virtù dei quali i produttori di energia che hanno goduto e godono di extraprofitti, non determinati da una regolare e corretta dinamica di mercato ma da fenomeni speculativi, li restituisca alla collettività che li ha pagati e continua a pagarli”.
Nel Disegno di legge delega approvato dal Governo Draghi, recepite numerose proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Ora il nuovo Governo apporti i miglioramenti necessari e stanzi i finanziamenti di cui c’è bisogno.
Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza giudica positivamente l’approvazione della Legge Delega di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, che conclude un intenso periodo di elaborazione e vede recepite numerose proposte avanzate dalla rete di organizzazioni. Tra queste si segnalano – per quanto riguarda la governance e la regolazione del sistema - l’introduzione del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” (SNA), la riforma e semplificazione delle valutazioni della condizione degli anziani e l’integrazione tra Ambiti e Distretti a livello territoriale.
“Esprimiamo grande soddisfazione per questo risultato, e ringraziamo il Governo ed in particolar modo i Ministri Orlando e Speranza che hanno accolto molte delle nostre proposte”, dichiarano le organizzazioni del Patto.
Rispetto agli interventi, positiva la riforma sulla domiciliarità che prevede la realizzazione di interventi multiprofessionali (sociali e sanitari) integrati e di durata adeguata nel tempo, come richiesto da tutti i soggetti coinvolti nell’elaborazione del testo. Significativa anche l’introduzione della prestazione universale per la non autosufficienza, proposta dal Patto - come alternativa all’indennità di accompagnamento - graduata in base al bisogno assistenziale e con la possibilità di scelta tra trasferimento monetario e opzione servizi. Positiva anche l’introduzione di specifiche misure rivolte ai caregiver familiari finalizzate a sostenere il miglioramento delle loro condizioni di vita.
Coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie di II grado in un percorso didattico dedicato ai temi della prevenzione, dell’antimicrobico-resistenza e dei vaccini, fornendo loro gli strumenti e le informazioni per adottare corretti comportamenti di igiene e prevenzione al fine di limitare la diffusione delle malattie infettive: è questo l’obiettivo di “Health for the Youngs”, iniziativa giunta alla seconda edizione, presentata oggi da Cittadinanzattiva.
Durante il webinar conclusivo del progetto sono stati premiati i video clip realizzati dagli studenti. Si tratta di: “Vaccini TGG” del Liceo Scientifico “F. Severi” di Frosinone; “Prevenzione” dell’Istituto Superiore “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia; “Antibiotico resistenza” dell’Istituto Superiore “A. Pacinotti” di Taranto.
“Health for the Youngs sposa un obiettivo fondamentale della nostra organizzazione, ossia quello di trasferire potere e consapevolezza alle giovani generazioni su un tema fondamentale come la salute e il benessere. E di farlo all'interno della scuola che ha dimostrato, anche con la pandemia, di essere uno dei luoghi da privilegiare per proporre e sviluppare nuovi approcci in grado di incidere sull’educazione alla salute dei più giovani, rendendoli protagonisti”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Allo stesso tempo ci auguriamo che, con la nuova legislatura, si rafforzi il coordinamento fra politiche scolastiche e politiche sanitarie, in capo ai due Ministeri, in particolare per riattivare ed estendere la rete delle scuole per la salute, fondamentali per lo sviluppo di queste tematiche anche con il coinvolgimento delle organizzazioni civiche”.
“Siamo impegnati in tutta Italia - dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria - in iniziative di responsabilità sociale e in attività di orientamento e di formazione/informazione rivolte agli studenti. Il progetto di Cittadinanzattiva – al quale abbiamo aderito con convinzione - è stata un’occasione straordinaria per diffondere nelle scuole messaggi educativi su Salute e Prevenzione. Abbiamo così potuto approfondire con esperti del settore temi quali l'antimicrobico-resistenza, i vaccini e i corretti stili di vita. Quanto sia importante la salute, lo abbiamo toccato con mano con la pandemia da Covid-19 che ha costituito una minaccia concreta non solo per le nostre vite, ma anche per la nostra socialità e per la nostra economia. Riteniamo ancora più importante oggi lavorare insieme per favorire una maggiore consapevolezza su queste tematiche nei ragazzi, che saranno gli adulti di domani. Le nostre imprese sono proiettate al futuro, lo dimostra la crescita del 13% dell’occupazione degli under 35 negli ultimi 5 anni in Italia, perché abbiamo bisogno dei giovani, della loro creatività, della loro passione e della loro curiosità per venire incontro alla richiesta di nuove competenze e professionalità. Per i giovani e con i giovani, sempre”, conclude Cattani.
“Health for the Youngs” è un progetto realizzato da Cittadinanzattiva - con il sostegno non condizionato di Farmindustria - che ha coinvolto le scuole secondarie di II grado di Piemonte, Toscana, Puglia, Lazio e Campania. Il lavoro in classe, preceduto e seguito dalla somministrazione dei questionari, è stato caratterizzato da quattro momenti principali: focus groups, assemblea plenaria, realizzazione spot video sui temi trattati e un question time alla presenza di esperti. Il percorso, preceduto da momenti formativi rivolti ai docenti a cura del prof. Paolo Fortunato D'Ancona dell'Istituto Superiore di Sanità e dallo staff della Scuola di Cittadinanzattiva, è stato corredato da materiali quali una guida di approfondimento dei temi trattati e per la gestione delle attività in classe, e un focus dedicato ai vaccini e Covid 19.
Nel corso del webinar di oggi sono stati presentati anche alcuni risultati dei questionari compilati dagli studenti, con domande quali: “Cosa significa per te prevenzione? A che serve vaccinarsi? Che cos’è l’antibiotico-resistenza?”. Le risposte evidenziano come la maggior parte degli studenti intervistati (85% a seguito della formazione) pensi che la prevenzione sia relativa al “preservare il proprio stato di salute”. In merito alla sicurezza dei vaccini, il 76% risponde di essere a conoscenza che i vaccini “solo dopo una serie di sperimentazioni, ottengono l’autorizzazione per l'immissione in commercio”: prima del percorso laboratoriale era il 63% dei ragazzi; il 56%, inoltre, pone l’attenzione sul fatto che “anche se per i vaccini il “rischio zero” non esiste, il rapporto rischio/beneficio è favorevole”. Alla domanda “Sai cos’è l’antibiotico resistenza” la maggior parte degli studenti (81%) risponde correttamente al quesito. È aumentata la consapevolezza di cosa sono gli antibiotici: l’86% dei ragazzi ha risposto che sono farmaci per combattere i batteri, rispetto al 77% iniziale.
Cittadini stranieri: da Cittadinanzattiva una Guida utile online su assistenza sanitaria, servizi bancari e finanziari, bollette, affitti e mutui per la casa.
Informazioni utili sui servizi e su come accedervi. Chi contattare, quali documenti servono, come fare per tutelarsi.
In molti casi, per poter accedere a determinati servizi erogati dalle Pubbliche amministrazioni è necessario essere in possesso di specifici documenti (ad esempio l’ISEE) e strumenti (come SPID e CIE). Per l’assistenza sanitaria, invece, i possessori di regolare permesso di soggiorno possono iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) rivolgendosi alla ASL del Comune in cui si ha la residenza o il domicilio effettivo. Queste ed altre informazioni dedicate ai cittadini stranieri sono contenute nella Guida “Diritti dei consumatori – piccola guida per cittadini stranieri”, realizzata da Cittadinanzattiva nell’ambito delle iniziative a vantaggio dei consumatori e finanziata dal Ministero dello sviluppo economico, legge 388/2000 – anno 2021.
“Un risultato importante, frutto delle richieste, dell’impegno e delle proposte avanzate in questi anni da Cittadinanzattiva e dalle organizzazioni di pazienti che aderiscono al nostro Coordinamento nazionale delle associazioni di malati cronici e rari, affinché le organizzazioni civiche e di pazienti possano contribuire in maniera inclusiva e competente alle scelte del Ministero della Salute”, è quanto dichiara Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva in merito all’Atto di indirizzo del Ministero della Salute già trasmesso alle diverse direzioni generali del dicastero con il quale si promuove la partecipazione da parte delle associazioni o organizzazioni dei cittadini e dei pazienti su tematiche di interesse sanitario.
Dal 21 al 23 settembre scorsi si è tenuto a Roma, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC), che coordina il percorso di lavoro, il primo incontro del progetto PROPHET, finanziato dalla Commissione Europea.
Obiettivo dello stesso è creare, grazie al lavoro di un ampio gruppo di soggetti riuniti nel Forum degli stakeholder di PROPHET, una Roadmap della prevenzione personalizzata per l'assistenza sanitaria del futuro, al fine di sostenere la definizione e l'attuazione di strategie personalizzate innovative, sostenibili e di alta qualità, efficaci nella prevenzione delle malattie croniche.
La prevenzione è infatti una priorità assoluta a livello europeo: 900.000 persone nei Paesi dell'UE muoiono prematuramente ogni anno a causa di fattori di rischio che possono essere in gran parte prevenuti attraverso il passaggio dal trattamento delle malattie conclamate a una prevenzione delle malattie "centrata sulla persona" e alla diagnosi precoce, in cui i cittadini e i pazienti sono partner attivi nel loro percorso di cura.
Cosa significa quindi prevenzione personalizzata? Secondo gli esperti del progetto, "la prevenzione personalizzata mira a prevenire l'insorgenza, la progressione e la ricorrenza delle malattie attraverso l'adozione di interventi mirati che tengano conto delle informazioni biologiche[1], delle caratteristiche ambientali e comportamentali, del contesto socio-economico e culturale degli individui. Questo dovrebbe essere tempestivo, efficace ed equo, al fine di mantenere il miglior equilibrio possibile nella traiettoria della salute nel corso della vita".
Il progetto mira a coinvolgere organizzazioni e individui per contribuire alla costruzione di un'agenda strategica di ricerca e innovazione (SRIA) per adottare approcci di prevenzione personalizzati nei sistemi sanitari dell'UE. Le strategie di prevenzione personalizzate sono infatti possibili solo se i cittadini, gli operatori sanitari e i responsabili politici sono tutti consapevoli del loro potenziale e dispongono delle conoscenze e delle risorse per progettarle e attuarle. Saranno quindi sviluppate misure specifiche per educare e responsabilizzare i diversi target, in particolare i cittadini di tutte le età e per tutta la vita, a svolgere un ruolo attivo nell'autogestione della propria salute e nell'autocura.
“Per questo il nostro ruolo sarà determinante nel fare informazione e creare consapevolezza nei cittadini/pazienti sui benefici di una prevenzione personalizzata”, spiega Valeria Fava, coordinatrice nazionale delle politiche della salute di Cittadinanzattiva. “L’obiettivo di questa iniziativa è quello di creare insieme agli stakeholder una roadmap della prevenzione personalizzata per l’assistenza sanitaria del futuro, al fine di sostenere la definizione e l’implementazione di strategie personalizzate innovative, sostenibili e di alta qualità che siano efficaci nella prevenzione delle malattie croniche. Nello specifico coinvolgeremo cittadini e associazioni in esperienze di formazione ed in eventi pubblici anche a livello europeo, grazie alla nostra rete Active Citizenship Network, e faremo attività di informazione di prossimità grazie ai nostri attivisti ed esperti sul territorio e grazie ai canali online”.
Maggiori informazioni e i riferimenti del progetto sono disponibili sulla pagina web .
Il consorzio PROPHET è un gruppo multidisciplinare di organizzazioni di 12 Paesi che lavorano sulle diverse dimensioni della prevenzione personalizzata e comprende: organizzazioni di ricerca (Università Cattolica Del Sacro Cuore, Foundation For Genomics & Population Health, Consorcio Centro De Investigacion Biomedica En Red M.P., Stichting Vumc, University Of Debrecen, University Of Tartu, Universiteit Gent, Katholieke Universiteit Leuven, Karolinska Institutet), organizzazioni sanitarie (Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs), autorità pubbliche in rappresentanza dei finanziatori della ricerca e delle agenzie sanitarie nazionali (Instituto De Salud Carlos Iii, Instituto Nacional De Saude Dr. Ricardo Jorge, Finnish Institute for Health And Welfare), associazioni di cittadini e pazienti (Cittadinanzattiva APS e European Patients Forum), società scientifiche (European Public Health Association), infrastrutture di ricerca europee (European Molecular Biology Laboratory-ELIXIR e Biobanks And Biomolecular ResourcesResearch Infrastructure Consortium BBMRI-ERIC) e aziende che si occupano di innovazione (Allelica SRL e G. A. C. ).
Il progetto è stato finanziato dal programma Horizon Europe della Commissione Europea, cluster 1- destinazione 1: "Stare in salute in una società in rapido cambiamento" e fa parte del Consorzio Internazionale per la Medicina Personalizzata (ICPerMed).
[1] ad esempio, genetica e altri biomarcatori, dati demografici, condizioni di salute.
“Una Comunità Energetica è l’unione di più utenti che, tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano al fine di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali. Solitamente si basano sull’unione di più prosumer, cioè cittadini produttori e auto consumatori, che possiedono un impianto di produzione di energia: parte dell’energia prodotta viene consumata direttamente mentre quella in esubero viene immessa in una rete locale. Un Gruppo di acquisto di energia, invece, è un gruppo di consumatori, che per il tramite di un soggetto organizzatore, negozia uno sconto sul prezzo dell’energia elettrica o del gas con diversi fornitori, i quali hanno interesse ad abbassare le tariffe in vista di un cospicuo numero di nuovi clienti”.
Queste sono alcune delle informazioni contenute nella guida “Le comunità energetiche e i gruppi di acquisto – Come rendere i cittadini protagonisti nel mercato dell’energia”, curata da Cittadinanzattiva e online da oggi, in occasione della Settimana europea dell’energia sostenibile. La guida - finanziata dal Ministero dello sviluppo economico, legge 388/2000, nell’ambito del progetto RE-USER: usa meglio, consuma meno” anno 2021 - vuole essere un supporto pratico per il cittadino che vuole conoscere e intraprendere un percorso di cambiamento verso un approccio alternativo e più attivo al mondo dell’energia.
"Non è più tempo di indugi, né di giochi al rimpiattino: ai cittadini siano concessi i Livelli essenziali di assistenza fermi al 2017”
“A pochi giorni dalle elezioni sarebbe una ottima notizia per i cittadini, e una scelta di grande responsabilità da parte dei Governatori, se le Regioni approvassero, contrariamente ad ogni previsione, il Decreto Tariffe nella prossima seduta della Conferenza Stato Regioni convocata per il 28 settembre”, è quanto afferma Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva che, insieme alle circa 110 organizzazioni del proprio Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici, annuncia mobilitazioni nei prossimi giorni per sollecitare questa approvazione.
Una decisione che finalmente sbloccherebbe i Lea del 2017 e darebbe via libera a tutte le innovazioni che, nel frattempo, già sono state approvate ma che non possono entrare in vigore a causa dello stallo creatosi. I cittadini vedrebbero così riconosciuti, ovunque risiedono, i propri diritti ed in particolare prestazioni ad oggi garantite extra Lea solo in alcune regioni, ad esempio: la PMA in regime ambulatoriale; l’adroterapia (radioterapia ad alta tecnologia per alcuni tumori resistenti ai tradizionali trattamenti); gli screening neonatali estesi per la diagnosi di altre malattie genetiche come la Sma; gli esami diagnostici per la celiachia; prestazioni di diagnosi e cura per la fibromialgia (ancora in attesa di inserimento nell’elenco delle malattie riconosciute), come anche per la Sindrome di Sjogren Primaria Sistemica e per l’Apnea Ostruttiva nel Sonno; ausili e protesi come gli apparecchi acustici a tecnologia digitale, spesso destinati a bambini, dispositivi e software di comunicazione alternativa, tastiere adeguate per persone con disabilità grave, ma anche carrozzine, sollevatori e carrelli servoscala di ultima generazione.
Le 52 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla non Autosufficienza esprimono la propria preoccupazione per la riforma del settore. Chiedono, dunque, al Governo uscente di effettuare la prima approvazione del suo testo, così da non vanificare il lavoro realizzato sinora. Al nuovo Governo e al nuovo Parlamento, chiedono di fare della non autosufficienza una priorità politica.
L’assistenza agli anziani non autosufficienti è un settore particolarmente debole del nostro welfare. Per saperlo non è necessario conoscere gli infiniti studi e dati che lo dimostrano, basta sperimentare concretamente la realtà quotidiana della non autosufficienza. Nel nostro Paese, a farlo sono circa 10 milioni di persone tra anziani, familiari e chi li assiste professionalmente. Affinché le cose cambino, questa estesa e dimenticata fascia della società italiana ha bisogno di una buona politica.
Il Governo uscente potrebbe approvare il testo del Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale del settore nel prossimo Consiglio dei Ministri, il 28 settembre. Si avvierebbe, in tal modo, l’iter della riforma. Questa è attesa da trent’anni e, nel frattempo, è stata realizzata in tutti i Paesi europei simili al nostro: ovunque ha modificato in profondità questo ambito del welfare, rafforzandolo notevolmente. Il testo è pronto - frutto di mesi di lavoro preparatorio a cui il Patto ha dato un sostanziale contributo – ed è possibile approvarlo anche nell’attuale regime di affari correnti perché si tratta di una riforma prevista dal PNRR. Pur da migliorare, rappresenta buon punto di partenza: sarebbe fatale disperdere gli sforzi sinora compiuti a favore degli anziani e delle loro famiglie. La sua approvazione in Consiglio dei Ministri è già stata più volte annunciata, sempre senza esito. Tutte le realtà del Patto vivono, dunque, giornate di grande preoccupazione.
Il nuovo Governo e il nuovo Parlamento dovranno proseguire il percorso di elaborazione della riforma e portarlo a compimento, come previsto dal PNRR. Saranno, quindi, chiamati a disegnarne la versione definitiva: l’obiettivo dovrebbe essere un testo ambizioso, all’altezza delle aspettative di anziani e famiglie. Per il Patto, ciò significa una riforma coerente con la propria proposta del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” (recentemente sintetizzata nel “Manifesto per la nuova legislatura” del Patto). Ampio sarà lo sforzo da compiere, sia nel definire i contenuti degli interventi sia nel reperire i nuovi finanziamenti necessari, aspetto sinora non affrontato. La condizione per riuscirci è chiara: la non autosufficienza deve diventare una priorità politica. Questo, per il Patto, è il tema di fondo della nuova Legislatura.
Settimana europea della mobilità: da Cittadinanzattiva una Guida online e un numero telefonico a disposizione dei cittadini. Alle istituzioni e alle aziende un appello per promuovere una nuova cultura della mobilità urbana
Come viene erogato il servizio di trasporto pubblico, a partire dalla Carta della mobilità, indicata anche come Carta dei servizi, all’interno della quale i cittadini possono scoprire informazioni dettagliate sui propri diritti e doveri nell’ambito del servizio: la Carta si trova sul sito di ogni azienda di trasporto (o presso i suoi sportelli/biglietterie) e con essa la stessa assume una serie di impegni riguardo il servizio, le modalità di erogazione, gli standard di qualità e le forme di tutela previste. Ancora, informazioni utili sui vari servizi della cosiddetta mobilità in condivisione. Quindi i sette consigli per una guida ecologica, tra cui quelli che riguardano l'avvio del motore, la sosta/fermata e la velocità del veicolo. Infine, cosa prevede il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) che si propone di soddisfare la variegata domanda di mobilità delle persone e delle imprese nelle aree urbane e peri-urbane per migliorare la qualità della vita nelle città, e come i cittadini possono partecipare alla sua realizzazione e messa in atto.
45 crolli nello scorso anno scolastico, certificazioni assenti in una scuola su due.
Dallo spostamento dei seggi elettorali a nuovi investimenti sull’edilizia scolastica, Cittadinanzattiva indica al prossimo Governo 10 priorità
Un patrimonio edilizio scolastico vecchio e malconcio, visto che più del 40% delle scuole è stato costruito prima del 1976 e oltre la metà è privo delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi. 45 i casi di crollo registrati negli istituti di vario ordine e grado fra settembre 2021 e agosto 2022, circa un episodio ogni quattro giorni di scuola.
Gli istituti secondari di secondo grado mostrano più degli altri le crepe dovute all’età, ai ritardi e ad una lunga interruzione nell’assegnazione dei fondi alle Province - enti depauperati di risorse anche tecniche e professionali -, all’irrisolto problema delle classi sovraffollate (circa l’8% del totale, ossia 9.974 classi delle superiori nel 2020-21 con più di 26 studenti).