L’associazione fa sapere che si costituirà parte civile nella vicenda che ha portato agli arresti di un primario del S. Eugenio, facendo emergere un sistema di corruzione nel settore della dialisi. “Su poco più di 5.000 dializzati laziali, il 32,7% viene trattato in strutture pubbliche”, sottolinea regionale il segretario Elio Rosati.





