Un’età minima di 16 anni per accedere ai social media e ai sistemi di intelligenza artificiale senza consenso dei genitori: è una delle principali proposte approvate dalla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo. L’obiettivo è proteggere i minori da pratiche digitali dannose e manipolative, come l’influencer marketing, i dark pattern e i design che creano dipendenza. I deputati chiedono di applicare rapidamente il Digital Services Act, vietando algoritmi basati sull’engagement, funzionalità simili al gioco d’azzardo (loot box) e la monetizzazione dei cosiddetti “baby influencer”.
Prevista anche una maggiore responsabilità per le piattaforme online e per i dirigenti in caso di violazioni gravi. Le misure propongono che i servizi digitali siano sicuri fin dalla progettazione e che vengano disattivate di default le funzioni più avvincenti. L’iniziativa mira a tutelare la salute mentale dei giovani e a ridurre l’esposizione a contenuti illegali e dannosi. Il voto finale del Parlamento europeo è previsto nella sessione plenaria del 24-27 novembre.





