Secondo il recente dossier elaborato da Uil Lombardia, quasi tutte le scuole del territorio lombardo hanno un piano di evacuazione (nel 94,3% dei casi) e un documento di valutazione dei rischi (90,5%) ma solo il 47,8% degli edifici scolastici ha il certificato di agibilità e il 46,7% possiede l’omologazione della caldaia termica, appena il 20,6% ha presentato la Scia antincendio e solo il 44,5% può contare su un certificato di prevenzione incendi ancora in corso di validità.
Uil Lombardia che ha analizzato le certificazioni di sicurezza con il suo Dipartimento Salute e Sicurezza a partire dagli open data del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Nello studio emerge una mappa lombarda - con quasi ottomila edifici scolastici - per nulla omogenea: Sondrio, per esempio è la provincia più virtuosa per certificato di agibilità, con oltre il 55% degli edifici in regola. Milano e Bergamo - che hanno numeri molto alti per documenti di valutazione rischi e piani di evacuazione sono più “scoperte“ sul fronte antincendio: meno di una scuola su cinque ha presentato la Scia e non tutte hanno un certificato di prevenzione incendi ancora valido. La situazione è simile in altre province ad alta densità scolastica, come Brescia o Monza e Brianza. Mentre le situazioni più critiche si registrano nelle province di Mantova e Pavia, con percentuali inferiori alla media regionale per entrambi i titoli antincendio.
Uil Lombardia chiede che venga "realizzata una programmazione sociale - con un report pubblico annuale - sullo stato delle certificazioni, oltre a interventi ad hoc nelle province oggi più critiche. Sul tema della sicurezza serve un investimento strutturale, serio e duraturo, su tutti i plessi scolastici, con risorse dedicate ai Comuni e alle Province per l’adeguamento normativo, l’assistenza tecnica continuativa per le scuole e gli enti locali e un sistema di rendicontazione pubblica annuale sullo stato delle certificazioni”.





