Menu

Notizie

Cittadinanzattiva è tra le associazioni firmatarie del comunicato-appello dell’ASGI che ha l’intento di segnalare una illogica quanto irrazionale discriminazione delle persone straniere nei meccanismi di sostegno per l’inclusione lavorativa. Nello specifico, dal nuovo sistema di inclusione lavorativa attivo dal 1° settembre 2023 - che dovrebbe sostituire il Reddito di cittadinanza - vengono escluse tutte le persone straniere titolari di permesso unico lavoro (permesso per lavoro subordinato, famiglia e attesa occupazione).

Tale esclusione colpisce soprattutto le donne straniere, in gran parte titolari di un permesso per ragioni di famiglia, impedendo loro di accedere a questo nuovo canale di inserimento lavorativo, limitandone le possibilità di autonomia e aumentando i rischi di soggezione ed emarginazione. Si tratta di oltre un milione di possibili candidati (persone che lo Stato ha autorizzato a fare ingresso in Italia proprio perché lavoratori o comunque titolari di un permesso che consente di lavorare) che, anche qualora si trovino in condizioni di povertà estrema, resteranno esclusi non solo dal sussidio ma anche da tutte le misure di avviamento al lavoro che il sistema intende offrire, in palese contrasto con la direttiva europea 2011/98 che garantisce parità di trattamento. Leggi il comunicato

Valentina Ceccarelli

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido