Menu

Approfondimenti

Intervista a Inés Villadiego del Dipartimento dei Servizi Sociali dell'amministrazione comunale di Cartagena

Inés Villadiego è una giovane mamma con due figli che lavora come funzionaria dell'amministrazione comunale di Cartagena presso il Dipartimento Servizi Sociali. Si occupa del programma "Ingreso Social", strategia governativa di superamento della povertà che offre educazione di base tecnica e tecnologica a persone di basso reddito mediante un sistema di incentivi.
Durante gli ultimi due anni i beneficiari del programma Ingreso social, in maggioranza giovani mamme capo famiglia che non hanno concluso gli studi di base, sono stati inviati al Tribunale per i diritti del malato ubicato presso gli ambulatori (chiamati CAP – Centro de Atención Primaria) presenti nel quartiere "La Esperanza" per migliorare le proprie capacità di relazionarsi in pubblico, lavorare in equipe, etc.
Il lavoro congiunto tra la La Corporación Tribunal de Derechos e il Dipartimento dei Servizi Sociali di Cartagena, con l'appoggio di Inés e del suo team, ha permesso a più di 40 giovani donne di esercitare i propri diritti di cittadinanza nel controllo dei beni pubblici e la difesa dei diritti.

Nell'intervista Inés ci offre il suo punto di vista sulla situazione della sanità e l'attività degli istituti di partecipazione civica (cosiddetti Veedurías) del distretto di Cartagena.

 

1. Lo studio "Rischi di corruzione nel settore salute in Colombia" redatto dal UNDP nel 2013 conclude che la corruzione ha un impatto negativo sulla salute dei colombiani specialmente per le popolazioni più svantaggiate come è il caso di Cartagena de Indias. In effetti, questo studio rivela che il sitema sanitario della città è il peggiore tra i sei presi in considerazione: Bogotá, Cartagena, Barranquilla, Bucaramanga, Medellín e Cali. Secondo lei come si dovrebbe affrontare il fenomeno della corruzione?
Credo che si debba potenziare la capacità delle cliniche per quanto attiene ai servizi di emergenza, urgenza, ospedalizzazione e consulti specialistici; credo inoltre che si debbano introdurre cambiamenti alle cliniche già esistenti, ai servizi che offrono e che si apriranno un maggior numero di centri di tutela. Parlando di corruzione in sanità c'è da dire che a Cartagena ci sono molti progetti e opere di ospedali incompleti o non funzionanti: è il caso per esempio dell'Hospital San Fernando, Policlínica de Olaya Herrara e Nelson Mandela tra le altre unità ospedaliere progettate per far fronte alla crisi del settore e che a oggi non sono oggetto di attenzione e controllo da parte della cittadinanza, nonostante la loro importanza.

2. In questo contesto, qual'è secondo lei il livello di funzionamento e sviluppo degli istituti di partecipazione civica (Veedurías) in tema di salute?
Le Veedurías se esistono non hanno comunque un impatto di massa che aiuti realmente a fare fronte a tutti i problemi che riguardano la salute pubblica. Credo che questi centri civici funzionino solo per casi specifici o possano comunque fornire soluzioni solo a breve termine. Siamo di fronte ad un problema di livello amministrativo e distrettuale.

3. Dal suo punto di vista come vedono le istituzioni locali lo sviluppo di centri cittadini di tutela in ambito sanitario? Qual'è la sua idea dell'esperienza del Tribunale per i diritti del malato di Cartagena e della sua attività negli ambulatori presso ambulatori nel quartiere "La Esperanza"?
Indiscutibilmente essi sono di grande aiuto in quanto documentano, informano, guidano e orientano tanto gli utenti come le autorità verso la soluzione dei problemi di tipo amministrativo, e verso l'esercizio effettivo dei diritti in campo sanitario. Tutto ciò permette al cittadino di avere anche la percezione che qualcuno si occupi di proteggerlo e garantirgli assistenza. Per quanto riguarda le volontarie, questi centri permettono loro di prendere coscienza delle informazioni provenienti dal Tribunale e di diffonderle nelle loro comunità.

4. Il Tribunale per i diritti del malato può rappresentare un nuovo modo, più concreto ed efficace, di partecipazione della comunità cittadina per controllare le attività pubbliche e private in tema di salute lottando contro la corruzione?
Certamente sì, essendo i cittadini i primi a identificare i casi di violazione dei diritti in tema di salute dei pazienti o degli utenti dei servizi pubblici, il Tribunale li mette a conoscenza dei loro diritti non lasciandoli indifesi, esigendo ciò che è legittimo e facendo pressioni sulle istituzioni perché vengano rispettati i loro diritti come cittadini.

5. In che modo le istituzioni pubbliche in generale, e il Dipartimento Servizi Sociali in particolare, possono essere di supporto al Tribunale per i diritti del malato e alle altre attività civiche di "cittadini per i cittadini"?
Le istituzioni pubbliche possono in generale continuare a dare spazio e aiuto affinché vengano aperti nuovi centri di ascolto e tutela e il Dipartimento Servizi Sociali continuerà a dare aiuto e appoggio all'attività di volontariato svolto dall'Associazione, fornendo il personale necessario e quanto richiesto per svolgere al meglio le attività che realizza il Tribunale per i diritti del malato.

Intervista a cura di Mariano Votta, Direttore Active Citizenship Network News, agosto 2014,con la collaborazione di Carlos Ceballos.

Contatti:
Nome e cognome: Inés Villadiego
Instituzione/ufficio: Amministrazione comunale di Cartagena - Departamento para la Prosperidad Social, Programa Ingreso Social
Ruolo: Trabajadora social
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mariano Votta

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido