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Di fronte a 33 aule su 62 di fatto inagibili e di fronte all’impossibilità di avviare i lavori per mancanza di fondi, i genitori si schierano in prima fila per garantire il diritto allo studio dei loro figli. Accade al liceo «Pizzi» di Capua, dove, dopo il crollo del controsoffitto a maggio scorso e il sequestro che ne è seguito, si è intensificato il pressing delle famiglie nei confronti della Provincia, responsabile dell’edilizia scolastica.

 Il default delle casse rischia addirittura di non far cominciare regolarmente il prossimo anno scolastico. E per questo i genitori, accanto ad una manifestazione di protesta, avviano una raccolta fondi per eseguire gli interventi necessari a poter utilizzare le aule. 

Leggi la notizia sul quotidiano Il Mattino di Napoli.

Aurora Avenoso

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