Menu

Notizie

ecommerce

La società Amazon con sede in Lussemburgo e attiva anche in Austria rivolgendosi direttamente ai consumatori austriaci, pur non avendo sede nello Stato membro, inseriva in modo regolare, nelle condizioni generali contrattuali, alcune regole nelle quali chiariva di non riconoscere clausole «difformi apposte dal cliente».

Così una associazione dei consumatori di Vienna ha avviato un’azione collettiva nei confronti della società Amazon chiedendo un’ingiunzione sull’utilizzo di queste clausole. Se da una parte il giudice di primo grado ha accolto la richiesta dell'associazione, dall'altra il giudizio è stato ribaltato in appello. Di qui la decisione della Corte suprema di chiedere chiarimenti a Lussemburgo sulla legge da applicare alle azioni inibitorie e alle clausole contrattuali. Continua a leggere e approfondisci su ilsole24ore.com

Claudia Ciriello

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido