Con decreto del 12 novembre 2025, la Corte di Appello di Roma ha disposto la liberazione di un richiedente asilo trattenuto nel CPR di Ponte Galeria, rilevando una possibile vulnerabilità psichiatrica del richiedente asilo incompatibile con il suo trattenimento presso il Centro e l’assenza di un adeguato e completo certificato medico, come imposto dal D.M. 19 maggio 2022. La difesa aveva segnalato la tossicodipendenza dell’uomo e l’uso di un antipsicotico, ma né l’ASL né l’ente gestore avevano effettuato la necessaria nuova visita di idoneità, mentre il certificato iniziale si limitava a escludere solamente malattie infettive.
La Corte ha così affermato che il trattenimento è illegittimo quando non viene svolta una valutazione sanitaria olistica e specialistica prima della convalida, richiamando anche i rilievi della Corte Costituzionale sulla tutela insufficiente della salute nei CPR. Questa nuova decisione conferma ed amplia il principio per cui l’accertamento sanitario costituisce una condizione ineludibile di validità del trattenimento e deve essere effettuato prima della convalida della misura: tale valutazione deve essere approfondita e non può trascurare la presenza di vulnerabilità psichiatriche. Approfondisci





