Il Parlamento Europeo ha formalizzato la sua posizione sulla riforma della Direttiva sui pacchetti turistici per rafforzare la protezione dei viaggiatori in caso di interruzioni o fallimenti. L’intenzione è di chiarire i diritti dei viaggiatori all’informazione, alla cancellazione del viaggio, al rimborso e all’assistenza per il rimpatrio in caso di fallimento dell’organizzatore o di circostanze impreviste che interrompano il viaggio.
I voucher e il loro utilizzo
I deputati intendono garantire il diritto dei consumatori di rifiutare i voucher e richiedere invece un rimborso entro 14 giorni. Nel caso di accettazione del voucher, invece, richiedono che se non utilizzato pienamente, il valore residuo debba essere rimborsato al viaggiatore alla scadenza dello stesso. Le proposte prevedono una validità dei voucher fino a 12 mesi, prorogabile o trasferibile una sola volta.
Secondo i deputati, i voucher devono essere garantiti anche in caso di insolvenza del tour operator e il loro valore deve corrispondere almeno all’ammontare del rimborso spettante. I titolari devono avere priorità nella scelta dei servizi di viaggio e devono poter utilizzarli per qualsiasi servizio offerto dall’organizzatore, in una o più soluzioni.
Cancellazione del viaggio
In caso di circostanze inevitabili o straordinarie nella località di partenza o destinazione prima del viaggio, o che ne compromettano lo svolgimento, i viaggiatori possono cancellare senza penali e ottenere il rimborso totale.
La giustificazione della cancellazione deve essere valutata caso per caso. Tuttavia, ogni avviso ufficiale di viaggio emesso fino a 28 giorni prima della partenza deve essere considerato un elemento rilevante.
Acconti
Rispetto alle proposte della Commissione, i deputati hanno eliminato il limite sugli acconti dei clienti ai tour operator. La Commissione proponeva un massimo del 25% del costo totale alla prenotazione e saldo entro 28 giorni dalla partenza, mentre i deputati ritengono che la decisione debba spettare ai singoli Stati membri.
Ora inizieranno i negoziati interistituzionali con Il Consiglio sul testo definitivo per arrivare all’approvazione.
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