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Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio e quindi soggetto all'adozione definitiva da parte di entrambe le Istituzioni, per aggiornare, semplificare ed agevolare l'attuale quadro normativo in materia di risoluzione alternativa delle controversie (ADR), con l'obiettivo di rendere tali procedure più accessibili, attraenti e per stare al passo con la trasformazione digitale. L'ADR fa riferimento alle procedure extragiudiziali che aiutano a risolvere le controversie tra consumatori e professionisti, in genere con l'assistenza di una terza parte neutrale.

L'accordo introduce scadenze per le aziende per rispondere agli organismi ADR in merito a casi specifici e promuove una maggiore cooperazione tra gli organismi ADR e le autorità di tutela dei consumatori. Chiarisce come i sistemi automatizzati – come l'intelligenza artificiale, la traduzione automatica ed altre soluzioni informatiche – debbano essere utilizzati per rendere le procedure ADR più efficienti, soprattutto nei casi transfrontalieri.

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Martina Lalli

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