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Ci sono voluti oltre sei mesi di gestazione e una lunga attesa per deliberare l'emanazione delle Linee guida e delle istruzioni operative sui temi della dispersione scolastica, divario territoriale e Piano Scuola 4.0. Ora, finalmente, è iniziato il conto alla rovescia a favore delle scuole beneficiarie (3.198 per la dispersione scolastica, tutte per Scuola 4.0), ma occorre inquadrare i progetti del PNRR in una prospettiva strategica, curando gli aspetti metodologici, avvalendosi di esperienze e competenze specialistiche.

Restano solo 6 settimane, circa 30 giorni lavorativi, per sottoscrivere un atto di impegno e di responsabilità da parte delle scuole. Bisogna partire da una visione: i progetti dovranno realizzare un salto di qualità nell’offerta formativa a beneficio degli studenti, tenuto conto del modello pedagogico e didattico che si vuole realizzare, dell’identità scolastica, e dovranno essere capaci di curare gli aspetti metodologici ricorrendo ad esperienze e competenze specialistiche.
Si tratta di investimenti ingenti e un'occasione unica che presenta, tuttavia, un alto rischio di dover restituire le somme ottenute qualora non si riuscisse a raggiungere gli obiettivi concordati con la Commissione Europea.

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Fabio Cruccu

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