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Nel nostro Paese sono circa 40.000 le persone affette da patologie neuromuscolari degenerative di origine genetica che causano una diminuzione della forza muscolare con una conseguente riduzione parziale o totale dell’autonomia personale. L'emergenza sanitaria da Covid-19 ancora in essere ha di fatto emarginato in modo più accentuato questa categoria di pazienti, già vulnerabili e fragili, lasciandoli senza misure di supporto socio-assistenziale e psicologico.

È in un momento così difficile e fragile che l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), per rispondere all’appello delle persone con una malattia neuromuscolare e delle loro famiglie, avvia il progetto “E.RE. - Esistenze Resilienti”. E.RE., a sostegno delle persone con malattie neuromuscolari per costruire insieme comunità consapevoli e inclusive.

Leggi il comunicato stampa

Claudia Ciriello

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