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Circa il 42% degli studenti iscritti al primo anno della scuola primaria frequentano il tempo pieno, con una distribuzione delle richieste molto differenziata sul territorio nazionale. Prendendo il dato di iscrizione all'anno scolastico 2019/20 (l'ultimo prima della pandemia), si va dal 59,6% delle opzioni a 40 ore nel Lazio al 12,9% delle preferenze in Molise. I dati sono elaborati da Open Polis che offre una approfondita analisi statistica e una lettura della stessa sotto un profilo economico, sociale e politico. "Il rischio di questo assetto è che la configurazione territoriale dell'offerta venga a modellarsi quasi esclusivamente sulla struttura socio-economica del territorio. Una tendenza che ne rende più facile la diffusione nelle aree urbane e nel centro-nord, dove i tassi di occupazione - soprattutto femminile - sono più elevati. Mentre, come sottolineano le associazioni della rete EducAzioni, è importante ridurre le disparità territoriali su un aspetto che riguarda l'offerta educativa rivolta ai minori". Il rischio infatti è che la domanda/offerta di tempo pieno sia scarsa nelle sud del paese e nelle aree interne, laddove invece sono più alti i livelli di dispersione scolastica e di povertà educativa. La rete EducAzioni, di cui Cittadinanzattiva fa parte, stima in 500 milioni di euro l'investimento necessario per estenderlo a 8500 nuove classi della primaria.

Approfondisci su openpolis.it e su EducAzioni.

Aurora Avenoso

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