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hate speech saranno puniti

Per hate speech si intende qualsiasi contenuto (post, immagini, commenti) e pratiche (non solo online) che esprimono odio e intolleranza (razziale, etnica, religiosa, di genere o di orientamento sessuale, di disabilità) verso un gruppo o una persona e che rischiano di provocare reazioni violente, a catena.

L’Agcom insieme al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti hanno redatto un regolamento per contrastare il fenomeno. Il regolamento comprende tra i destinatari anche i fornitori di piattaforme per la condivisione di video, non solo i canali dei social media. La Rai, in particolar modo, in quanto gestore del servizio pubblico radiofonico e televisivo, si impegna ad diffondere contenuti che, in contrasto con la tendenza hate speech, valorizzino i principi di rispetto della dignità umana e dell’inclusione.

Lo slogan promosso dall’Autorità è "ci sono tante parole, scegliamo quelle giuste".
Più concretamente, l'Agcom provvederà ad accertare le infrazioni avvalendosi della collaborazione con la Guardia di Finanza e la Polizia postale e delle telecomunicazioni. Le violazioni possono essere distinte tra episodiche e sistematiche. Nel primo caso, infatti, all’accertamento in contraddittorio seguirà una mera “segnalazione” (l’art. 7 parla, invero, di una più generica “comunicazione”) con pubblicazione del provvedimento sul sito AGCOM. Nel caso di violazioni sistematiche, cui vengono peraltro assimilate quelle particolarmente gravi, invece, il procedimento risulta strutturato in maniera più articolata, prevedendo un atto di contestazione formale e un termine a difesa per il soggetto nei cui confronti è avviato il procedimento. Per saperne di più

Edoardo Rinaldi

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