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FAQ

Dal 1 luglio 2007, il mercato dell'elettricità è diventato libero per i clienti domestici, cioè per i consumatori che acquistano energia elettrica per rifornire un'abitazione civile. Ogni cittadino è quindi libero di acquistare energia da un venditore diverso rispetto a quello da cui è stato rifornito sino al 1 luglio, potendo così scegliere liberamente tra le diverse offerte commerciali che i diversi rivenditori di energia propongono. Per sciogliere ogni dubbio e rispondere alla domande più frequenti, consulta le nostre faq.

Cosa vuol dire che il mercato dell'elettricità è libero?
Cosa vuol dire che il mercato dell'elettricità è libero? Significa che gli utenti possono scegliere liberamente da quale venditore e a quali condizioni comprare l'elettricità, senza modificare l'impianto né sostituire i contatori. L'impresa di distribuzione, che gestisce la rete elettrica locale, rimane invece la stessa anche se il cliente sceglie un nuovo venditore.

Da quando si può scegliere il fornitore di elettricità per l'abitazione?
Dal 1° luglio 2007 chiunque, anche una famiglia, può scegliere un venditore di energia elettrica diverso da quello da cui è stato rifornito finora.

Quali servizi vengono liberalizzati?
Dal 1° luglio 2007 viene liberalizzata la vendita dell'energia elettrica ai clienti domestici. Il trasporto di energia elettrica resta invece un servizio regolato dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas attraverso la tariffa.

Ci sono regole nel mercato liberalizzato?
Si. La liberalizzazione del mercato elettrico è comune a tutti i paesi europei e l'Unione europea ha anche stabilito le regole fondamentali perché i clienti più deboli siano comunque tutelati. Ciascuno dei Paesi membri dell'Unione europea, tra cui l'Italia, può definire in modo dettagliato le regole del mercato nazionale, nel rispetto delle regole europee. Nel nostro caso è l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas che, sulla scorta delle disposizioni di legge del legislatore nazionale, monitorerà e regolerà l'intero sistema elettrico.

Nel mercato libero i consumatori sono meno tutelati?
No, non sono meno tutelati. Accanto ai diritti già acquisiti relativi alla qualità commerciale e alla continuità del servizio, con l'avvio del mercato libero sono state introdotte nuove forme di tutela, ad esempio in materia di informazione e trasparenza delle offerte commerciali, dei prezzi, delle bollette, in modo che i clienti abbiano tutte le informazioni necessarie per scegliere e per cogliere i vantaggi della concorrenza tra le imprese di vendita. Per i clienti che non scelgono un venditore sul mercato libero, la Direttiva europea stabilisce che sia comunque garantito un servizio di buona qualità e a un prezzo ragionevole.

Chi può vendere energia elettrica nel mercato liberalizzato?
L'attività di vendita è libera, pertanto chiunque sia regolarmente iscritto presso la Camera di Commercio competente può operare nel mercato dell'energia elettrica in qualità di venditore. Sul sito dell'AEEG inoltre, (www.autorita.energia.it), sarà pubblicato un elenco di aziende che spontaneamente hanno presentato richiesta di iscrizione a tale elenco in seguito al rispetto di parametri qualitativi da soddisfare imposti dalla stessa Autorità.

Con la liberalizzazione cambia la qualità commerciale del servizio?
La concorrenza stimolerà i venditori a migliorare la qualità commerciale del proprio servizio (ad esempio, i tempi per la rettifica delle bollette), e a definire nuove offerte commerciali più vicine alle diverse esigenze dei clienti. Sia i venditori sia i distributori dovranno comunque continuare a rispettare gli standard minimi di qualità commerciale stabiliti dall'Autorità, che esprimono la tempestività dell'impresa nel fornire le prestazioni maggiormente richieste dai clienti (ad esempio, per i distributori, il tempo massimo per eseguire un nuovo allacciamento, o per riparare un guasto del contatore).

Con la liberalizzazione aumenteranno interruzioni o sbalzi di tensione?
No. La qualità tecnica (interruzioni, sbalzi di tensione) dipende dal funzionamento della rete di distribuzione. Con la liberalizzazione il distributore non cambia e, quindi la qualità tecnica del servizio rimane quella di prima.

Cosa cambia per il costo del sevizio?
Il costo del servizio di fornitura di energia elettrica è formato da due principali componenti: una parte che riguarda i costi di trasporto dell'energia dall'impianto di produzione al contatore del cliente finale e gli oneri di sistema, e una parte che riguarda i costi di acquisto e vendita dell'energia al cliente finale (prezzo dell'energia). Per questi costi il cliente che sceglie un fornitore nel mercato libero non paga una tariffa stabilita dall'Autorità, ma un prezzo libero, stabilito nel contratto di vendita. Il prezzo libero comprende comunque anche i costi per l'uso delle infrastrutture di rete e dei servizi che garantiscono la consegna dell'energia e l'equilibrio del sistema elettrico (dispacciamento): queste componenti sono coperte da tariffe stabilite dall'Autorità, che le imprese di vendita pagano a loro volta al distributore locale. I clienti del mercato libero continueranno inoltre a pagare le medesime imposte.

Chi si occupa dei nuovi allacciamenti?
Anche in seguito alla liberalizzazione, è sempre compito dell'impresa di distribuzione locale realizzare gli allacciamenti, posare i contatori e attivare la fornitura. L'impresa di distribuzione continua ad essere responsabile anche per tutti i lavori sulla rete o sugli impianti richiesti dal cliente (ad esempio, spostare il contatore).

A chi chiedo in caso di guasti al contatore o alle reti elettriche?
La riparazione dei guasti ed il ripristino della fornitura sono responsabilità dell'impresa di distribuzione. Il numero di telefono del servizio guasti quindi non cambia. Il distributore non è responsabile dei guasti agli impianti elettrici domestici.

Cosa succede quando si cambia venditore?
L' utente dovrà sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura di energia elettrica, con le nuove condizioni economiche che avrà scelto. Cambierà solo il venditore mentre il distributore rimarrà invariato.

Come si fa a cambiare il venditore?
Il titolare del contratto di fornitura di energia elettrica, prima di tutto dovrà individuare l'offerta adatta alle proprie esigenze e poi dovrà stipulare un nuovo contratto con l'impresa di vendita prescelta, comunicandolo all'attuale fornitore. Eventualmente, l'impresa di vendita prescelta può farsi carico di gestire per conto dell'utente la comunicazione del recesso al precedente fornitore. La stessa impresa di vendita si preoccuperà di sottoscrivere e di gestire per conto del cliente i contratti necessari per fruire del servizio di trasporto dell'energia elettrica sulle reti.

Quanto dura la pratica per il passaggio al nuovo venditore?
Oggi sono necessari da uno a due mesi. Il passaggio effettivo al nuovo venditore non avviene al momento della conclusione del contratto, a causa dei tempi necessari per la gestione degli aspetti tecnici e commerciali del passaggio. La data di passaggio effettivo deve comunque essere normalmente comunicata al momento della sottoscrizione del contratto.

Se si cambia venditore si corre il rischio di rimanere senza elettricità?
No, non si rischia di rimanere senza energia elettrica. Quando si cambia venditore cambia solo la gestione commerciale e amministrativa della fornitura e, quindi, le condizioni economiche della fornitura. La continuità del servizio resta assicurata.

Costa cambiare venditore?
No, i clienti domestici non devono sostenere spese per la procedura di sostituzione del venditore, salvo le eventuali imposte relative al cambio di contratto (imposte di bollo).

Come si possono confrontare i prezzi delle diverse offerte?
I venditori devono fornire ai clienti, prima che il contratto sia stipulato, informazioni chiare e complete sul prezzo del servizio e tutte le eventuali voci di spesa previste dal contratto. I venditori devono inoltre consegnare al cliente una scheda per il confronto dei prezzi, compilata seguendo i criteri stabiliti dall'Autorità, che riassume schematicamente il prezzo del servizio, gli eventuali sconti o bonus previsti dal contratto e calcola la spesa che un cliente-tipo, con determinati consumi, sosterrebbe in un anno con il prezzo in vigore al momento dell'offerta.

I contratti del mercato libero potranno essere diversi tra loro?
Sì. Con la liberalizzazione i venditori possono offrire contratti che si differenziano sia per il prezzo che per gli obblighi del cliente (ad esempio, modalità di pagamento della bolletta) e quelli del venditore (ad esempio, con quale frequenza deve essere letto il contatore e spedita la bolletta).

Cosa devo verificare di un contratto
Per valutare se un contratto risponde alle Sue esigenze, è molto importante leggere almeno le parti che stabiliscono: 

  • quali prestazioni Le saranno fornite;

  • la data di avvio del servizio e la durata del contratto;

  • il prezzo del servizio e come può cambiare nel tempo;

  • le garanzie che Lei deve fornire al venditore (ad esempio un deposito cauzionale);

  • gli oneri e le spese che, oltre al prezzo del servizio, saranno a Suo carico;

  • come e quando sarà letto il contatore e se è prevista l'autolettura;

  • quando saranno emesse le bollette, quando e come Lei le dovrà pagare, quale è la periodicità dei conguagli;

  • le conseguenze se Lei non paga le bollette entro la scadenza prestabilita;

  • i tempi e le modalità di recesso;

  • i casi in cui l'impresa di vendita Le deve versare un indennizzo automatico;

  • come fare per ottenere informazioni, presentare un reclamo o risolvere una controversia con il venditore

 

Se riscontro pratiche scorrette da parte dei venditori a chi chiedo?
All' Autorità per l' energia elettrica ed il gas
 


Ultimo aggiornamento: 01/2011. Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Redazione Online

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