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La partecipazione civica per le politiche della salute in Piemonte e in Sicilia: due esperienze di partecipazione parallele e differenti

Domani, 25 febbraio, alle ore 16,00, è in programma il web meeting dal titolo “La partecipazione civica per le politiche della salute in Piemonte e in Sicilia”, evento conclusivo del progetto sulla partecipazione in sanità che ha l'obiettivo di raccontare i risultati dei due percorsi regionali.

L’evento si colloca all’interno della seconda edizione del progetto “Partecipazione civica in sanità, qualificare le pratiche di democrazia partecipativa”, reso possibile grazie al contributo non condizionante di Novartis, che grazie alla attivazione di due percorsi regionali paralleli, uno in Sicilia e l’altro in Piemonte, ha messo in pratica, sperimentandole, le indicazioni della Matrice per la qualità delle pratiche partecipative in sanità, risultato finale della prima edizione del progetto “Consultazione sulla partecipazione civica in sanità” che ha visto coinvolti oltre 100 stakeholder.  

 

I due percorsi di partecipazione, attivati nel 2019 con l’obiettivo di sostenere la progettazione e l’attivazione di percorsi di coinvolgimento della cittadinanza attiva e delle comunità locali, hanno individuato dapprima un ampio target di interlocutori (tra associazioni, professionisti, enti locali, ricercatori, dirigenti delle aziende sanitarie) e poi selezionato un gruppo di lavoro operativo.

In Piemonte il risultato primario è il recepimento da parte delle Istituzioni regionali di un documento avente ad oggetto il miglioramento dell’assistenza sanitaria sul territorio piemontese.

La “Raccomandazione” infatti, oltre a disegnare una proposta concreta per un nuovo ruolo delle comunità di pratica è stata accolta positivamente dalla IV Commissione Sanità del Consiglio regionale nel corso di una audizione pubblica al termine della quale è stato auspicato che “la Regione supporti queste forme di partecipazione civica, per promuovere i processi partecipativi delle comunità locali al fine di garantire i diritti dei cittadini”. Sulla base della raccomandazione è stato avviato un confronto con la Direzione della Programmazione dell’Assessorato regionale con la quale a oggi è in fieri la stesura di una “Carta dei servizi per le cronicità”.

Il tema che ha caratterizzato la Sicilia è stato quello delle liste di attesa, sul quale si è orientato l’intero percorso di partecipazione che, con il coinvolgimento di numerose Associazioni di pazienti, ha prodotto diversi risultati. Primo fra tutti una lettera-appello indirizzata alle Istituzioni regionali e un documento con delle proposte concrete per governare in modo più efficace il fenomeno delle liste di attesa, e rendere così realmente esigibile per i cittadini un tempestivo diritto alle cure. Tra le proposte l'istituzione di un Osservatorio civico regionale e la necessità di ricalendarizzazione delle date fissate dal Piano Regionale per il Governo delle liste di Attesa (PRGLA 2019-2021) ormai in scadenza sul quale proseguirà il percorso di monitoraggio. Per Cittadinanzattiva la partecipazione civica è una componente strategica che deve entrare nella governance delle aziende e dei servizi ma perché avvenga questo è altrettanto necessario che sia di qualità. L’emergenza sanitaria però in Sicilia sembra aver frenato i processi di partecipazione, nonostante la stessa sia normata a livello regionale e preveda degli organi regionali dedicati.

Il periodo storico che stiamo vivendo se da una parte focalizza l’attenzione su un livello di emergenza sanitaria, dall’altro ci dà la spinta necessaria per generare quel cambiamento fattivo e necessario per una partecipazione che diventi una opportunità per il futuro.

Clicca QUI per partecipare al web-meeting

Alessandro Cossu

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