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Cittadinanzattiva su piano anti-siccità del Governo: molte chiacchiere, pochi fatti, e le famiglie pagano l’improvvisazione: + 27% le bollette dell’acqua da gennaio 2000 ad oggi

"Non è con inviti e circolari che si affronta il tema della scarsità delle risorse idriche in Italia quanto con azioni concrete ed un piano organico capace di ripensare completamente il servizio idrico ponendo al centro il punto di vista del cittadino consumatore". Nelle parole del vice segretario generale di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia, la posizione di Cittadinanzattiva in merito al piano anti-siccità preannunciato dal Governo.

"Al ritardo accumulato per decenni, in nome della difesa delle poltrone di migliaia di enti inutili, con la conseguenza di un servizio idrico in molte parti a pezzi, con forti sprechi di acqua, si unisce la beffa di bollette di consumo incomprensibili e di tariffe sempre crescenti: + 27% le bollette dell’acqua da gennaio ad oggi, con marcate disparità di costo dell’acqua tra province di una stessa Regione e una babele di balzelli e canoni ad alleggerire le tasche dei consumatori".

Tre le proposte che avanza Cittadinanzattiva:

a) avviare un monitoraggio sullo stato e sul funzionamento dei servizi idrici nel nostro Paese;

b) avviare iniziative di prevenzione per contrastare gli sprechi;

c) riconoscere il ruolo della partecipazione civica coinvolgendo i cittadini utenti in una politica di tutela di un bene comune fondamentale qual è l’acqua.

Redazione Online

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