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"Adottiamo la mensa scolastica per un bambino". È il titolo dell'ultima iniziativa lanciata dalla sezione brontese di Cittadinanzattiva. Fino all'Epifania chiunque potrà lasciare un'offerta nei cofanetti distribuiti e messi a disposizione in diversi negozi di Bronte. Lo scopo è raccogliere fondi per aiutare chi non riesce a pagare la quota della retta per la mensa scolastica dei figli che effettuano il tempo prolungato. Ad oggi, infatti, il 40% del costo è a carico del Comune, con le famiglie che compartecipano per il restante 60%, ma nonostante le agevolazioni previste per andare incontro ai nuclei meno abbienti o con più figli che usufrusicono del servizio (e proprio degli ultimi giorni lo stanziamento di ulteriori duemilaottocento euro da dividere a dodici famiglie), le difficoltà per molti bambini restano.

"La storia triste è questa - dice Biagio Venia, coordinatore della sezione di Bronte - C'è qualcuno che non mangia a scuola, mangia a casa e rientra dopo. O ancora, mi è stato riferito che a volte le maestre, che ringraziamo, coprono la spesa per questi bambini e che anche tanti bambini hanno diviso tra di loro il pranzo". Un bisogno dunque che sul territorio si fa sempre più pressante e che da molti, per pudore o vergogna, viene tenuto per sé, portato alle orecchie discrete di chi si adopera in azioni di solidarietà solo per il tramite di conoscenti, parrocchie o servizi sociali. "Quello che facciamo - continua Venia - lo facciamo perché c' è qualcuno che ci dice chi ha necessità". Dalla raccolta alimentare all' assistenza alle persone in difficoltà grazie ai volontari osa, oss e infermieri professionali. "È questo lo scopo dell'associazione, fare bene per il paese". Con poche parole il coordinatore brontese riassume la mission dei novanta soci e degli altri venti volontari che da un anno prestano la loro opera per e sul territorio comunale. "Ci siamo dedicati ai problemi ma anche ai piaceri del paese. Abbiamo fatto una colletta alimentare per le famiglie bisognose, abbiamo organizzato la festa di piazza per la notte di San Lorenzo e inoltre andiamo a fare la spesa ai vecchietti, gli puliamo casa, gli facciamo la puntura se ne hanno di bisogno". Tutto sempre a titolo gratuito. "Speriamo di trovare un ottimo risultato. Ottimo a livello economico, così possiamo aiutare più bambini, ma se non dovessimo trovarlo, per me quello che ne uscirà fuori sarà sempre ottimo". Questo l'augurio di Biagio Venia, che assicura la massima trasparenza nella conta delle offerte e nella loro destinazione e che, in attesa del 6 gennaio, ringrazia già da ora "i negozianti che hanno aderito al progetto e tutti coloro che parteciperanno anche solo con 10 centesimi". "Tanta gente - prosegue - mi ha contattato dicendomi che avrebbe aderito. C'è abbastanza entusiasmo, perché l' iniziativa piace". E i modi per sollecitare la gara di solidarietà non mancano. "Qualche amico negoziante - conclude Venia - applica uno sconto sulla merce così da invogliare gli acquirenti a mettere la somma risparmiata nel cofanetto. Tutte le volte che ho cercato l'aiuto dei commercianti di Bronte, questi hanno collaborato e si sono resi disponibili per il paese. Per questo, di contro, vorrei chiedere alla popolazione brontese di fare i propri acquisti sul proprio territorio".

Cinzia Dottori

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