Il progetto ENGAGE – Engage Society for Risk Awareness and Resilience, finanziato nell’ambito del Programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020 e coordinato dall’istituto di ricerca norvegese SINTEF, affronta la ricerca e l'innovazione sulla resilienza come capacità intrinseca della società di adeguare il proprio funzionamento durante gli eventi avversi di cambiamento e sostenere attivamente le operazioni prima, durante e dopo i disastri.
I disastri naturali e provocati dall'uomo ci ricordano che la capacità delle società di adattarsi e prosperare dipende dall'azione collettiva. Le attuali conoscenze, strategie e metodi per la governance del rischio sociale sono in larga misura concentrati sugli sforzi delle autorità pubbliche per proteggere i cittadini dai danni e garantire la continuità nelle funzioni sociali vitali.
Questo progetto intende fornire soluzioni per sostenere l'impegno di cittadini, comunità e autorità in un approccio integrato, partendo dalle conoscenze, capacità e dal capitale sociale esistente a tutti i livelli della società.
Il progetto durerà tre anni e riunisce 14 partner provenienti da 8 paesi con l'obiettivo di mostrare come gli individui e le pratiche locali possono interagire efficacemente con la preparazione e la pianificazione, i professionisti e la tecnologia.
Attraverso l’analisi di casi studio e della letteratura esistente si occuperà di individuare le soluzioni adottate da cittadini, le comunità locali e le organizzazioni non governative in determinate situazioni di crisi, valutando la possibilità di “esportarle” in contesti differenti, mirando a coinvolgere i singoli e a potenziarne la resilienza, in accordo con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e il quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di disastri delle Nazioni Unite.
ENGAGE promuoverà lo sviluppo della sua Knowledge and Innovation Community of Practice (Ki-Cop), con la quale durante l’arco del progetto potrà affinare e testare gli strumenti messi a punto. Ad oggi la Ki-COP conta rappresentanti di 37 organizzazioni governative e della società civile, includendo membri di autorità pubbliche e agenzie del governo, come il Ministero dell’Interno e le Municipalità. Coinvolge poi i primi soccorritori, come paramedici o ufficiali di polizia. Infine, comprende organizzazioni non governative (ONG), gli studenti aquilani di scuole primarie e secondarie che hanno vissuto la tragedia del terremoto, ricercatori giapponesi, e gruppi di cittadini.
I sette casi studio presi in analisi riguardano disastri del passato su cui si hanno numerose e dettagliate informazioni. Oltre allo tsunami di Kamaishi, si studieranno il terremoto dell’Aquila del 2009 (oltre trecento le vittime), il disastro nucleare di Fukushima (2011), l’attacco terroristico del 2011 in Norvegia, quello avvenuto in Francia sul treno della compagnia Thalys nell’agosto del 2015, l’inondazione nel deserto del Negev del 2018 in Israele, e gli incendi che nel 2018 devastarono oltre duemila ettari di terra in Svezia.
Il ruolo di Cittadinanzattiva
Da tempo le grandi trasformazioni ambientali e climatiche (ma anche economiche e sociali) hanno reso evidente che nei prossimi decenni molte saranno le sfide che le società europee saranno chiamate a raccogliere per mitigare gli effetti negativi determinati da eventi avversi repentini e dai forti impatti sociali. La stessa pandemia da Covid-19, attualmente in atto, ha evidenziato la necessità di rafforzare la capacità delle società di essere resilienti quando questo tipo di eventi si verificano. Cittadinanzattiva, animata dallo spirito che da sempre la porta ad essere in prima linea nella tutela dei diritti dei cittadini e nello stimolo a che la loro partecipazione sia ampia e effettiva nei molteplici modi in cui la vita democratica si concretizza ogni giorno, ha aderito al progetto ENGAGE conscia di quanto il nostro Paese, caratterizzato da spiccate fragilità particolarmente evidenti ai più per quanto riguarda il piano sismico e l’assetto idrogeologico, possa al contempo beneficiare dell’esperienza e dei risultati del progetto ma ancora prima portare un grande contributo per lo studio per le migliori soluzioni da offrire alle società europee per rendere le loro comunità più pronte a fronteggiare gli eventi avversi di cambiamento e perciò più sicure.
In particolar modo questo avverrà rendendo disponibile l’esperienza delle comunità e degli addetti alle operazioni di emergenza del terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009 e stimolando un ruolo attivo di cittadini, organizzazioni e autorità pubbliche che saranno chiamate a partecipare alla Comunità di conoscenza e di pratica (KI-COP) promossa dal progetto per validare e condividere le soluzioni individuate. In tutte l’attività di ricerca portata avanti dal consorzio Cittadinanzattiva agevolerà il raccordo con i cittadini e le organizzazioni di società civile, portando il loro punto di vista e facilitando il raccordo con i vari stakeholder, con l’obiettivo di rendere gli strumenti e le soluzioni prodotte rappresentative dei bisogni e delle possibilità di fruizione dei cittadini stessi. L’attività di Cittadinanzattiva si realizzerà sia in Italia che in Europa, dove grazie alla sua rete europea Active Citizenship Network, si dedicherà a coinvolgere nella Comunità di Pratica organizzazioni e reti di altri paesi europei non rappresentati nel consorzio.
Con questo progetto Cittadinanzattiva conferma il suo impegno a rendere gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili e il suo interesse per le attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030.
Cittadinanzattiva svolgerà queste attività attraverso la sua area Ambiente & Territorio e la rete europea Active Citizenship Network.
Sito di progetto: https://www.project-engage.eu/
Membri del Consorzio:
SINTEF (STF), Norvegia
Deep Blue srl (DBL), Italia
TECNUN University of Navarra (TECNUN), Spagna
Tel Aviv University (TAU), Israele
Trondheim Røde Kors local volunteers (TRK), Norvegia
European Emergency Number Association (EENA), Belgio
Ministry of Internal Affairs Department for Emergency Situations (DSU), Romania
Everbridge Norway AS (EVBG), Norvegia
École normale supérieure Paris (ENS), Francia
Ertzaintza Departamento de Seguridad – Gobierno Vasco (ERTZ), Spagna
Cittadinanzattiva Aps (CA), Italia
Local Health Authority ASL ROMA 1(ASL), Italia
Katastrofmedicinskt Centrum (KMC), Svezia
Community of Users for Safe, Secure and Resilient Societies (NTNU), Norvegia
Il consorzio è coordinato da SINTEF (STF), Norvegia
Per ulteriori informazioni, contattare la responsabile del progetto Maya Battisti:
Durata del progetto:
Il progetto ha una durata prevista di 36 mesi, a partire da luglio 2020 fino a giugno 2023.
Programma di finanziamento / Bando:
Il progetto ENGAGE ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 882850