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Dopo rimandi, attese, critiche sui tempi eccessivamente dilatati nonché su un Parlamento apparso poco convinto nel voler affrontare fino in fondo una seria lotta alla corruzione, è arrivato finalmente l’ok del Senato sul disegno di legge, che prosegue ora il suo iter alla Camera per la successiva approvazione.

Nel testo vengono introdotte una serie di novità: in particolare vengono inasprite le pene per alcuni reati di corruzione in atti giudiziari, per induzione, peculato e corruzione propria; viene riformato il reato di falso in bilancio differenziando per società quotate e non; vengono poi previsti maggiori poteri di vigilanza dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Ma non solo, perché con un emendamento del governo è stato aumentato, fino ad un massimo di 26 anni, il carcere per chi commette il reato di associazione mafiosa. Leggi il nostro comunicato stampa ed approfondisci la notizia

Valentina Ceccarelli

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