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La legge che prevede il diritto ad un indennizzo per le vittime di una lungaggine processuale era stata sottoposta dalla Corte di Appello di Bari al vaglio di legittimità costituzionale per una serie di dubbi interpretativi relativi, in particolare, alla possibilità di agire per il risarcimento solo dopo la definizione del procedimento. Per la Consulta la questione di legittimità è inammissibile ma la sentenza lascia trasparire la necessità di “ripensare” la legge ed il suo meccanismo risarcitorio. Approfondisci e leggila sentenza

Valentina Ceccarelli

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