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Parliamo di anatocismo bancario, ovvero sia di quel fenomeno in base al quale al debitore vengono applicati gli interessi su interessi scaduti, i cd. interessi compositi. In pratica accade spesso che l'istituto bancario addebiti direttamente sul conto corrente del proprio cliente-correntista, somme derivanti da interessi che maturano sul conto corrente bancario, generando così, ulteriori interessi in danno del correntista.

Lo scorso 24 agosto Banca d’Italia ha posto in consultazione la proposta di delibera del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio (CICR), attuativa dell' articolo 120 comma 2 del Testo Unico Bancario relativa all'anatocismo. Nonostante il divieto di anatocismo, in vigore dal 1° gennaio 2014, la delibera del CICR, atta a regolare gli interessi degli interessi nelle operazioni bancarie, non era stata adottata, ragione per cui lo scorso giugno le associazioni  di consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, CTCU, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori ACP, Federconsumatori,  Movimento Difesa del Cittadino, Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Casa del Consumatore, Codici), Unione Nazionale Consumatori, su sollecitazione di Movimento Consumatori che sta promuovendo la campagna “Stop Anatocismo”, hanno indirizzato una lettera al Governo con l’invito a dare immediata attuazione della delibera CICR. Il termine per la consultazione di Banca D’Italia termina il 23 ottobre 2015.

Approfondisci sul sito di Movimento consumatori e scarica il modulo di reclamo da presentare alla banca che ha applicato gli interessi anatocistici.

Scarica la consultazione di Banca D'Italia.

Claudia Ciriello

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