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Il 16 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato tre Disegni di legge che costituiscono il nuovo pacchetto sicurezza. Tra le misure annunciate, ce n’è una che prevede la detenzione per le donne incinte e per le madri con figli piccoli: in particolare, le norme appena licenziate dal CdM prevedono per le donne in gravidanza e le madri di figli fino a tre anni l’introduzione di “un regime più articolato per l’esecuzione della pena” e si eliminerebbe il rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena per le donne incinte e le madri di bambini di meno di un anno di età, prevedendo la loro detenzione negli Icam (i c.d. Istituti a custodia attenuata per detenute madri).

Si tratta di norme che appaiono nettamente contrarie ai più elementari principi di umanità e senza alcuna efficacia deterrente: da anni Cittadinanzattiva, attraverso la Campagna “L’infanzia non si incarcera!” denuncia il problema della reclusione dei bambini a seguito delle proprie madri e si batte nella convinzione che la tutela della salute psicofisica dei bambini debba prevalere su ogni altra ragione o interesse pubblico e debba costituire il principale, se non l’unico, criterio guida per la costruzione di misure dedicate. Leggi il nostro comunicato stampa

Valentina Ceccarelli

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