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Dieci anni fa è stata istituita la Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Le scuole italiane si sono mobilitate per contrastare la fame e la povertà e, in occasione della decima edizione, si sono attivate con spettacoli, convegni e progetti miranti a fare crescere sempre di più negli alunni la consapevolezza che sprecare il cibo non è un atteggiamento eticamente accettabile.

Il Comune di Ravenna, ad esempio, ha lanciato una serie di progetti anti spreco nelle scuole primarie in cui si insegna ai bambini a riporre correttamente gli alimenti in frigo, ad utilizzare i resti del cibo per impiegarli nella creazione di ottime ricette, a ben posizione nella dispensa i prodotti: quelli a più lunga scadenza dietro, in primo piano gli altri da consumare in tempi più brevi. Altro esempio virtuoso è quello portato avanti dalla Regione Lombardia con la Green School, la rete per lo sviluppo sostenibile che ha lo scopo di supportare le scuole del territorio che si impegnano nel campo della sostenibilità ambientale attraverso la riduzione della propria impronta ecologica e la diffusione, tra gli studenti, le famiglie e le comunità, di un comportamento attivo e virtuoso per la tutela dell’ambiente. I destinatari del progetto sono tutte le scuole di ogni ordine e grado.

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Fabio Cruccu

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