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Nel Decreto Milleproroghe è stato inserito un allungamento dei tempi per consentire alle scuole che non rispettano le normative antincendio di essere in regola. Si tratta di una questione di emergenza nazionale che dura da diversi anni. La scadenza era stata indicata per il 2022 ma la nuova norma ha esteso il termine a dicembre 2023 (e al 2024 per gli edifici pubblici adibiti ad asilo nido). È la quarta volta che la norma viene prorogata, e fino ad oggi ogni volta il rinvio è stato accompagnato dalla promessa che le scuole italiane sarebbero state adeguate alle più recenti normative in tempi ragionevoli.

Poco prima che il Milleproroghe venisse approvato in Cdm, il ministro Valditara ha presentato il suo Piano per l’edilizia scolastica: 2 miliardi, 3 milioni e 900mila euro per adeguare gli edifici. Al momento, dicono i dati del ministero dell’Istruzione, sono stati approvati 767 interventi di messa in sicurezza. L’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica (Snales), però, presenta numeri che non sarà facile superare. Su 40.221 edifici, infatti: 15.026, pari al 37,4%, hanno il certificato di agibilità; 21.644, ovvero il 53,8%, hanno il collaudo statico; 4.894, il 12,2%, sono stati adeguati alle attuali normative antisismiche; 13.436, il 33,4%, hanno il certificato di prevenzione antincendio.

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Fabio Cruccu

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