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La catena di profumeria Douglas è stata sanzionata dal Garante della privacy per aver violato la normativa in materia di dati personali. La società, nata nel 2019 avendo incorporato tre aziende del settore, ha conservato i dati di quasi tre milioni e trecentomila clienti delle precedenti società, senza però richiedere alcun consenso al trattamento per le proprie attività commerciali. Per questo motivo, il Garante ha irrogato una sanzione di 1 milione e 400 mila euro. Inoltre, la Società dovrà modificare le impostazioni dell’AppDouglas, facendo una netta distinzione tra i contenuti dell’informativa privacy e quelli dedicati ai cookie. In entrambi i casi, dovranno essere descritte le finalità in maniera trasparente, in modo tale che ai clienti possa essere consentito di esprimere un consenso libero e specifico per le diverse attività, quali ad esempio marketing e/o profilazione.

Vodafone Italia è stata sanzionata dal Garante per la privacy per aver violato i principi di correttezza e trasparenza previsti dal GDPR in relazione alla conclusione di un contratto per servizi telefonici. La sanzione è scattata a seguito di un reclamo, presentato da una signora anziana che si era vista proporre un contratto alla velocità di 200 parole al minuto per 6 minuti, senza però prestare il consenso dei propri dati personali. Lo scopo di questa chiamata, con messaggi e vendite promozionali poco chiare era quello di indurre la signora anziana a sottoscrivere un nuovo contratto. La società non avendo assunto un comportamento trasparente è stata sanzionata dl Garante con una pena di 500 mila euro.

Il Garante della Privacy ha sanzionato l' ASL della Valle d’Aosta, a seguito di un reclamo di un’operatrice sanitaria che, pur avendo negato espressamente il consenso al trattamento dei dati attraverso il dossier sanitario aziendale lamentava ripetuti accessi allo stesso da parte di una collega che non l’aveva mai avuta in cura. Durante l’emergenza sanitaria, per semplificare la gestione dei pazienti, l’ASL aveva rimosso i filtri privacy per l’accesso al sistema informativo che gestisce il dossier sanitario aziendale, mediante atto amministrativo. Nonostante la normativa introdotta a seguito dell’emergenza Covid abbia previsto delle semplificazione, il Garante della privacy dichiara che l’ASL non è autorizzata a derogare la normativa in materia di dati personali e per questo l'ASL viene sanzionata per 40 mila euro.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato per 2 milioni di euro anche la Società Alpha Exploration proprietaria di Clubhouse, social network basato sullo scambio di chat vocali. Gli utenti dell’app, oltre a scambiarsi messaggi vocali potevano scegliere di aprire una stanza tematica o accedere ad una stanza come ascoltatori. La Società ha violato la normativa in materia dei dati personali degli utenti e dei loro “amici”. Infatti, le registrazioni effettuate sulla piattaforma Clubhouse potevano essere memorizzate e condivise dagli utenti senza però il consenso delle persone registrate. Tali registrazioni poi erano conservate dalla Società per un tempo indefinito. Inoltre, le informazioni raccolte dagli utenti avevano uno scopo di profilazione, senza che la Società però avesse fornito una corretta base giuridica ai suoi clienti. Il Garante, oltre ha irrogare la sanzione, ha disposto che per il futuro la Società dovrà fornire una serie di misure in linea con la normativa dei personali.

Per i cittadini che volessero informazioni o fare segnalazioni su cambi contrattuali, bollette esose o poco chiare, Cittadinanzattiva ha messo a disposizione uno sportello telefonico nazionale attivo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17, al n. 0636718040 raggiungibile anche via email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Aggiornamento ai consumatori finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - ANNO 2021

Naissa Niyaoui

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