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Più di uno su due ha sperimentato durante la pandemia disagi psico-fisici, crescono gli accessi dei più giovani ai Pronto soccorso per motivi neuropsichiatrici.

Un percorso di formazione, sostegno ed orientamento, rivolto a docenti delle scuole superiori ed educatori, sul tema dell’educazione alla salute e al benessere dei più giovani, ragazzi e ragazze fra i 14 e i 19 anni, una delle fasce di età più duramente colpite dalla pandemia anche sotto il profilo sociale e psicologico.

Ad attivare nel prossimo autunno il percorso, dal nome “A scuola di salute”, sarà Cittadinanzattiva che oggi presenta lo stesso nel corso di un webinar su Zoom (qui per iscriversi), con la partecipazione di Anna Lisa Mandorino (segretaria generale di Cittadinanzattiva), Adriana Bizzarri (coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva), Giulia Ponsiglione (Associazione nazionale Alte professionalità della scuola, Giovanni Rezza, Direttore generale della prevenzione sanitaria – Ministero della Salute, l’onorevole Paolo Siani, la giornalista scientifica Roberta Villa.

Il percorso si svilupperà prevalentemente online, sarà supportato da una Guida multimediale ed articolato in dodici moduli tematici per affrontare - con più consapevolezza, nuove metodologie e strumenti innovativi -  problemi che fanno ormai parte della quotidianità dei ragazzi e che si manifestano prepotentemente anche all’interno delle aule scolastiche: la cura di sé e della propria salute psico-fisica; l’importanza del movimento, dell’alimentazione corretta e dei disturbi che possono insorgere; la gestione delle emozioni; il riappropriarsi delle relazioni con i coetanei; i problemi della dipendenza dalla rete e dai social; l’importanza della salute globale e degli organismi internazionali, dei servizi sanitari e delle agenzie di riferimento; i professionisti della salute a cui ricorrere, oltre ai propri genitori e agli insegnanti; l’uso consapevole e responsabile dei farmaci. I dirigenti e docenti di istituti superiori di secondo grado possono sin d’ora manifestare il proprio interesse a partecipare al percorso totalmente gratuito, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ed indicando nome cognome, scuola e città di riferimento.

 

Emergenza salute psicofisica nei giovani: i dati del dopo pandemia

Secondo le statistiche dell’OMS il numero di persone che soffre di disturbi mentali continua a crescere: fra bambini ed adolescenti la percentuale oscilla tra il 10 e il 20%. La pandemia ha peggiorato la situazione, facendo aumentare drasticamente gli accessi in pronto soccorso dei minorenni per motivi neuropsichiatrici; in particolare per “ideazione suicidaria” i casi sono cresciuti del 147% ed i disturbi della condotta alimentare del 78.4% (Società Italiana di Pediatria). Anche la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza nella sua recente relazione al Parlamento ha indicato tra le cinque emergenze di oggi per bambini e adolescenti quella del “generale peggioramento delle condizioni di benessere dei bambini e dei ragazzi nei confronti delle quali occorrerà mettere in campo adeguate risposte che, purtroppo, finora sono mancate”.

Su un campione di 5.713 giovani che nel 2021 ha partecipato all’indagine di Cittadinanzattiva "Ora parliamo noi", più della metà (58%) riconosce che sono aumentate tra i loro pari le forme di disagio psico-fisico. Il 63% ha sperimentato sbalzi di umore, seguiti dai disturbi del sonno (57%). Al terzo posto vengono dati in aumento i disturbi dell’alimentazione (46%), seguiti dal desiderio di stare soli (39%), e dalla consapevolezza di essere iper connessi (quasi 38%); a seguire i comportamenti verbali e fisici di aggressività verso gli altri (32,5%) ma anche episodi di autolesionismo (18%).

In aumento anche l’accesso e la visione di materiale pornografico (30%), il consumo di tabacco (31%) e di alcolici (24%), così come quello di droghe (13%) e del gioco d’azzardo (10%). Desta preoccupazione anche l’aumento degli episodi di cyberbullismo: un ragazzo su sette dichiara di avervi assistito e uno su dieci di esserne stato vittima.

La scuola è uno dei luoghi da privilegiare per proporre e sviluppare nuovi approcci in grado di incidere sull’educazione alla salute dei più giovani, sulle loro conoscenze e sui loro comportamenti, ed anche uno degli spazi in cui intercettare le loro prime manifestazioni di disagio”, commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. “Per questo da due anni lavoriamo alla realizzazione di materiali didattici come la Guida e il percorso formativo “A scuola di salute” rivolti a docenti ed educatori che si interfacciano con adolescenti, affinché questi acquisiscano gli strumenti e riconoscano i punti di riferimento per essere sostenuti in questo percorso di crescita e diventino i protagonisti, i costruttori della propria salute e del proprio benessere. La materia curriculare dell’educazione civica, in particolare, si offre come un prezioso spazio trasversale per affrontare anche temi inerenti alla salute dei giovanissimi, promuovendone un ruolo attivo. Allo stesso tempo crediamo che sia cruciale il ruolo e il coordinamento fra politiche scolastiche e politiche sanitarie, in capo ai due Ministeri, in particolare per riattivare ed estendere la rete delle scuole per la salute, per rendere strutturali e sinergiche le offerte formative provenienti da soggetti diversi ed avviare servizi territoriali di sostegno psicologico-medico-sociale a cui le scuole possano rivolgersi”.

Nel corso del webinar del pomeriggio sarà presentata la Guida “A scuola di salute” e il relativo percorso per i docenti. È inoltre disponibile sul canale Youtube di Cittadinanzattiva il cortometraggio “Super Caterina”, rivolto ai bambini della scuola primaria, e riguardante le buone abitudini igieniche da osservare per impedire la diffusione di virus e batteri.

I materiali e l’intero percorso “A scuola di salute” sono realizzati con il supporto non condizionato di Federchimica – Assosalute.

Alessandro Cossu

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