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Il 18 marzo, in occasione della giornata mondiale del riciclo, ha preso ufficialmente il via il nostro progetto “Re-user: usa meglio, consuma meno”, finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - ANNO 2021. Il progetto, e le sue attività, pongono al centro il cittadino che, nelle vesti di consumatore, svolge un ruolo chiave nella diffusione di un modello circolare e sostenibile di economia: con le sue scelte di acquisto può orientare i processi produttivi (sia di prodotti che di servizi) e con i suoi comportamenti d’uso può determinare il riutilizzo prima, e il corretto riciclaggio poi, di ogni prodotto.

Obiettivo generale è infatti quello di promuovere la consapevolezza dei cittadini-consumatori riguardo l’incisività dei propri comportamenti in particolar modo riguardo scelte e stili di consumo di prodotti e servizi (consumo della risorsa idrica, la produzione di rifiuti, consumo di energia, conoscenza e valutazione dell’etichettatura ambientale, obsolescenza programmata, finanza sostenibile, etc.).

L’adozione di comportamenti sostenibili e responsabili è la via maestra da percorrere per raggiungere gli ambiziosi obiettivi legati allo smaltimento e al riciclaggio dei rifiuti che il nostro paese dovrà raggiungere.
Ricordiamo, infatti, in occasione della giornata mondiale del riciclo, che, come stabilisce la direttiva 2018/851/UE:
•   lo smaltimento in discarica, attualmente interessa il 20% dei rifiuti prodotti e nei prossimi 15 anni dovrà essere dimezzato (dovrà essere portato al 10% entro il 2035),
•   la percentuale di rifiuti da avviare ad operazioni di recupero di materia dovrà essere notevolmente incrementata per garantire il raggiungimento del 60% di riciclaggio al 2030 e del 65% al 2035. 
Alla luce di tali obiettivi diventa ancor più urgente la necessità di un cambio di passo.

Di seguito alcuni dati (fonte: report ISPRA 2021) per fotografare l’attuale situazione legata alla produzione dei rifiuti e al loro trattamento:
•   produzione di rifiuti: nel 2020 in Italia sono stati prodotti 488 KG pro-capite di rifiuti
•   raccolta differenziata: la percentuale di raccolta differenziata è salita al 63% (abbiamo quasi raggiunto, con 9 anni di ritardo, l’obiettivo di raccolta differenziata di almeno il 65% fissato per il 2012)
•   riciclaggio: a seconda della metodologia di calcolo adoperata, la quantità di rifiuti prodotti e avviati ad impianti recupero ammonta al 54,4 o al 48,4% (nel caso in cui vengono considerate tutti rifiuti urbani prodotti e non solo alcune frazioni).

Si assiste a un progressivo allargamento della forbice tra la percentuale di raccolta differenziata e tassi di riciclaggio (cioè non tutto ciò che differenziamo viene poi effettivamente riciclato), a riprova del fatto che la raccolta rappresenta uno step di primaria importanza per garantire l’ottenimento di flussi omogenei e di maggior qualità. Non è, dunque, sufficiente il solo aumento delle percentuali di raccolta ma è necessario che venga effettuata correttamente per garantire una elevata qualità al fine di favorirne l’effettivo riciclo. In questo step il cittadino può svolgere un ruolo molto importante, insieme ad una adeguata dotazione impiantistica di gestione.

Visita la pagina dedicata al progetto

Aggiornamento ai consumatori finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 – ANNO 2021

Martina Lalli

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