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AUDIT CIVICO NELLA GIUSTIZIA CIVILE

La Fase 3 della Giustizia è iniziata il 1 luglio scorso, anticipando di un mese la fine dell’emergenza, prevista per il 31 luglio 2020. Ovviamente resta ancora pienamente vigente il dovere dei capi degli Uffici Giudiziari di assicurare criteri organizzativi in conformità alle prescrizioni sanitarie attualmente in vigore e necessarie a scongiurare un riaccendersi di focolai di epidemia: restano quindi misure imprescindibili l’obbligo di rispettare la distanza di almeno 1 metro tra le persone, il divieto di assembramento, la pulizia e sanificazione dei locali, l’uso della mascherina, il lavaggio delle mani e l’utilizzo di soluzioni idroalcoliche. Ma la Giustizia deve ripartire, perché si tratta di un servizio essenziale per il nostro Paese e, anche se non tutto è destinato a tornare come prima, l’intento comunque è di ripristinare al massimo il funzionamento del servizio in maniera efficiente. E così, si ripartire con nuove misure: le principali riguardano la ripresa delle udienze in aula, la riapertura delle attività delle cancellerie e lo stop ai rinvii massivi delle udienze.

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Valentina Ceccarelli

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