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Dopo quattro anni, il Festival – promosso da ActionAid e Cittadinanzattiva, con il supporto di Slow Food e Comune dell'Aquila e il patrocinio di Università dell'Aquila, Gran Sasso Science Institute e Consiglio regionale d'Abruzzo – lascerà la città, per dare inizio a una nuova fase.

"Il Festival" osserva il segretario generale di Cittadinzattiva Antonio Gaudioso "ci ha dato la possibilità di scoprire e far conoscere a tutto il Paese lo straordinario patrimonio di attivismo civico che esiste all'Aquila. Quella aquilana è una comunità resiliente, che in condizioni di enorme difficoltà è riuscita a produrre esperienze di partecipazione molto belle, esempi di come anche in contesti difficili si possano governare processi importanti e complessi, come può essere appunto quello della ricostruzione".

"Fin dall'inizio" continua Gaudioso "abbiamo detto che il Festival aveva scelto L'Aquila per la forte carica simbolica della città ma che era una realtà nazionale potenzialmente itinerante. Desidero ringraziare il Comune dell'Aquila per l'ospitalità che ci ha dato, specialmente l'assessore Francesco Bignotti che, anche in condizioni difficili, in quest'ultimo anno e mezzo ha dimostrato grande disponibilità. Le organizzazioni promotrici del Festival hanno impiegato sull'Aquila, in questi quattro anni, un'enorme quantità di risorse finanziarie e umane e hanno sviluppato un legame profondo, quasi fisico con la città. Per questo ci piacerebbe mantenere un presidio del Festival all'Aquila, perché, al di là delle situazioni contingenti, questa città è diventata un patrimonio per ognuno di noi".

 

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Aurora Avenoso

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