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Torna domani 22 novembre la Giornata nazionale per la sicurezza delle scuole, promossa da Cittadinanzattiva dal 2003 ed istituzionalizzata con la legge sulla Buona scuola. Da Rivoli (TO) a Milano, da Napoli a Roma, le scuole partecipano con iniziative legate ai rischi sismico ed alluvione, e ai Piani comunali di emergenza.

In particolare, domani 22 novembre all’Aquila, nell’ambito del Festival della partecipazione, promosso da Cittadinanzattiva, Action Aid e in collaborazione con Slow Food, si terrà un flash mob di 100 studenti abruzzesi per chiedere scuole nuove e sicure per tutti gli studenti, a 10 anni dal terremoto dell’Aquila.

Prepariamoci è la parola d’ordine della Giornata nazionale della sicurezza delle scuole 2019”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. “I recenti allagamenti e gli effetti drammatici sulla popolazione attestano quanto il nostro Paese sia ancora troppo vulnerabile dal punto di vista della cura e manutenzione del territorio e della realizzazione degli interventi programmati. È sotto gli occhi di tutti il ritardo nella ricostruzione delle scuole dell’Aquila e delle zone del Centro Italia colpite dai recenti sismi. Oltre a vigilare perché le istituzioni accelerino gli interventi previsti, è opportuno che le organizzazioni civiche moltiplichino gli sforzi affinché la popolazione tutta, partendo dalle scuole e dai giovani, sia preparata a prevenire ed affrontare tali emergenze”.

In concomitanza della Giornata è stato realizzato un video tutorial “Prepariamoci” sul rischio alluvione disponibile su Youtube che segue quello realizzato lo scorso anno sul rischio sismico.

È inoltre disponibile un sondaggio online per conoscere quanto studenti e adulti sono informati sui Piani comunali di emergenza.

Studenti poco informati su come comportarsi in caso di alluvione

In occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole 2018 è stato somministrato un sondaggio on line a cui hanno risposto 1.054 ragazzi tra i 10 e i 14 anni di scuole di 14 città e paesi di 6 regioni (Lombardia, Veneto, Marche, Calabria, Campania, Sardegna). L’86% degli studenti dichiara che la propria scuola è stata chiusa almeno una volta per allerta meteo e della chiusura sono stati informati principalmente attraverso il passaparola (72%) o tramite internet (67%). Quasi la metà non conosce i comportamenti corretti da adottare a scuola in caso di alluvione e il 78% non ha mai effettuato le prove di emergenza per questa tipologia di rischio.

L’elenco delle iniziative.

Ufficio Stampa

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