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Tavolo provinciale per la prevenzione dei suicidi e delle gesta autolesioniste

Cittadinanzattiva Treviso al tavolo provinciale per la prevenzione dei suicidi e delle gesta autolesioniste.
A Treviso, in un incontro in Prefettura, alla presenza di alcune associazioni rappresentative che operano nel sociale della marca trevigiana e delle realtà istituzionali territoriali che operano nella sicurezza, la Prefetto di Treviso, Maria Rosario Laganà, ha (ri)attivato il "Tavolo provinciale per la promozione di iniziative in materia di prevenzione dei suicidi e quelli autolesionisti". 

E' una realtà che da alcuni anni operava, in una rete informale, per dare aiuto e suggerimenti sul tema dell'autolesionismo, dei suicidi e del disagio sociale delle persone.

Con questa iniziativa il "Tavolo" diventa un punto di riferimento permanente ed autorevole. Infatti oltre alle associazioni del mondo del non profit e del volontariato è ora garantita la presenza delle strutture territoriali della marca trevigiana a dimensione pubblica. Si tratta: del Comune e Provincia di Treviso, dell' Ufficio Scolastico Provinciale, ULSS 2 della marca trevigiana, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Questura, dell'Associazione dei Medici di Famiglia, dell'Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana. In questa nuova realtà è confermata la presenza di Cittadinanzattiva, per il suo forte e consolidato legame con il mondo del sociale, e per la sua esperienza nella difesa dei diritti delle persone.
Tra gli obiettivi c'è quello di promuovere iniziative di conoscenza, studio e sensibilizzazione; promuovere lo studio e la diffusione di proposte per la prevenzione dei comportamenti autolesivi. Il programma di lavoro prevede anche percorsi formativi e diverse iniziative in programma sul territorio.

L'impegno di Cittadinanzattiva si concentrerà sul disagio e i diversi casi di autolesionismo del mondo carcerario, con particolare attenzione alle problematiche delle famiglie dei detenuti che attuano questi gesti, che improvvisamente si trovano a dover affrontare diverse difficoltà di carattere sociale, l'espletamento di pratiche burocratiche e in diversi casi anche l'attivazione di forme di solidarietà economica e logistica. Ci sono anche difficoltà a riorganizzare la famiglia nella sua nuova dimensione sociale, che la morte di un padre o madre può creare, quindi spesso c'è bisogno di un supporto psicologico. Per questo Cittadinanzattiva sta pensando di attivare, con alcune delle associazioni presenti e attive al tavolo, modalità di intervento per la risoluzione, in "una rete informale" di queste problematiche.

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Cinzia Dottori

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