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Editoriali

scuola ragazzi corteo

Le proposte di modifica al DDL 2994 nel corso dell’Audizione presso le Commissioni riunite di Camera e Senato lo scorso 9 aprile e i successivi emendamenti presentati da Cittadinanzattivasono stati pienamente accolti ed inseriti nel testo del Disegno di Legge, ora in discussione al Senato.Di seguito le proposte accolte.

Poteri ridimensionati dei Dirigenti scolastici. Senza arrivare a chiamarli “sceriffi o sindaci” certo è che da subito abbiamo sottolineato l’eccessiva centralità, l’esagerato sbilanciamento, l’inadeguata formazione, lo scarsorealismo delle funzioni attribuite alla figura del Dirigente scolastico come chiave di volta per far decollare l’autonomia scolastica. Da qui la necessità di modifiche sostanziali in particolare su due aspetti fondamentali: la selezione del personale docentea “chiamata diretta” e la valutazione del merito dei docenti. Rispetto alla prima questione, è probabile che si debba rivedere tale modifica o, almeno, apportare contromisure per renderlo meno personalistico e più trasparente. Sul secondo aspetto, invece, la strada è stata tracciata a favore dell’avvio di una valutazione dei docenti almeno per l’assegnazione del bonus legato al merito.

Valutazione e merito dei docenti. Un autorevole rappresentante sindacale dalle colonne del Corriere della Sera del 22 maggio ha dichiarato: “Un professore non può essere valutato da genitori e studenti, sarebbe come un vigile giudicato da un automobilista multato”. Questa affermazione, incommentabile, dà la misura di quanto lunga e impervia è e sarà la battaglia per introdurre sistemi di valutazione per il personale docente nelle scuole italiane. Quindi, ben venga l’inserimento del Comitato di valutazione dei docenti di durata triennale che prevede anche l’inserimento di rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli studenti (solo II ciclo) così come richiesto a gran voce anche da Cittadinanzattiva.

Cultura della sicurezza e organizzazioni civiche nell’Osservatorio dell’Edilizia Scolastica. Tra le funzioni attribuite all’Osservatorio (art.21, comma1) è stata inserita quella riguardante la diffusione della cultura della sicurezza.Da sempre convintamente sosteniamo come all’impegno per l’edilizia scolastica, vera emergenza nazionale, vada affiancata la promozione della cultura della sicurezza tra tutti i cittadini ma particolarmente nelle scuole. Prova di ciò sono le rilevazioni civiche e di denuncia delle situazioni di particolare gravità che annualmente promuoviamo insieme alle attività di conoscenza e di adozione di comportamenti individuali e collettivi per prevenire e gestire diversi tipi di rischio. Averassunto come criteri di ammissione all’Osservatorio per quanto riguarda le organizzazioni civiche quelle “aventi competenza ed esperienza comprovate sulla base di criteri oggettivi e predefiniti” rappresenta un riconoscimento importante volto al superamento dei tradizionali criteri di rappresentatività fin qui usati: solo di tipo quantitativo e poco legati all’effettività dei risultati.

Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. Altro risultato sorprendente è scoprire che la “nostra”Giornata della sicurezza nelle scuolenata tredici anni favenga assunta e fatta propria da una legge dello Stato. Cittadinanzattiva è stata in grado dal 2003 ad oggi,non solo di raccogliere bisogni formativi nuovi espressi dalle scuole e legati allo sviluppo della cultura della sicurezza e della salute ma anche di fornire opportunità, strumenti, materiali adeguati a questo scopo, grazie anche all’aiuto e alla collaborazione di istituzioni come il Dipartimento della Protezione Civile. Un grande esempio di sussidiarietà certo che, ci auguriamo, possa ora proseguire di concerto tra soggetti pubblici, privati e civici affinché diventi una vera politica pubblica. Vorremmo che la Giornata, nata a seguito della tragedia della Scuola Jovine di San Giuliano di Puglia, fosse intitolata a tutte le vittime della scuola italiana e celebrata il 22 novembre, anniversario di una di queste (Vito Scafidi).

Indagini diagnostiche negli edifici scolastici. In più occasioni e da anniCittadinanzattiva ha richiesto che venisse istituita una task force per verificare lo stato di solai e controsoffitti come attività preventiva nei periodi di chiusura prolungata delle scuole o successiva ad eventi metereologici di particolare intensità proprio per arginare il drammatico verificarsi di episodi di crolli in decine di scuole italiane ogni anno. Condividiamo in toto il provvedimento e ci auguriamo che, una volta approvato, Comuni e Province si impegnino a metterlo in atto possibilmente nell’estate 2015 per non perdere tempo prezioso e scongiurare altre tragedie.

Eliminazione del 5X1000 alle istituzioni scolastiche. E’ di qualche giorno fa il dato diffuso dallaCgia di Mestre che sottolinea come non solo l’Italia abbia la spesa pensionistica più elevata d’Europa (il 16,8% del Pil, pari a poco meno di 270 miliardi di euro all’anno), ma anche che essa sia 4 volte superiore a quella scolastica.
Che sia necessario investire sull’istruzione è, quindi, fuori di dubbio, che si stia facendo un grande sforzo sull’edilizia scolastica, anche, ma pensare di farlo anche ricorrendo alle scarse risorse del 5x1000 allargando il numero dei beneficiari (no profit e non solo) ha dello scandaloso.
Oltre a ciò, il provvedimento avrebbe creato una disparità significativa tra le scuole in base al territorio di appartenenza o all’estrazione della sua popolazione scolastica. Da qui le nostre propostedi prevedere un fondo aggiuntivo ad hoc per le scuole o di eliminare il provvedimento. E’ stata presa questa seconda decisione con la promessa che, in seguito, verrà istituito un apposito fondo aggiuntivo per le scuole secondo criteri di equità e qualità. Vedremo cosa accadrà.

Ampliamento degli obiettivi formativi.Tra i numerosi obiettivi formativi indicati (art.2, comma 3 d) non si parladi educazione civica né viene individuato uno spazio/luogo curriculare o extra curriculare all’interno del quale posizionarla, come da noi auspicato. Vengono inserite, come richiesto da Cittadinanzattiva, tra le competenze indicate, quellerelative alla cittadinanza attiva: “competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica” da raggiungere anche “attraverso il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri”.Poteri e responsabilità, diritti e doveri, cura dei beni comuni e solidarietà verso i soggetti più deboli, dovrebbero rappresentare dei capisaldi dell’azione educativa da parte delle scuole, oltre che delle organizzazioni civiche come Cittadinanzattiva, ma ancor più delle Istituzioni in quanto espressione dell’interesse generale (art.118, u.c. della Costituzione). Questa formulazione generica poco impegna le istituzioni scolastiche e si rivelerà a dir poco inutile se non verrà veicolata con modalità più cogenti, per esempio, rivedendo i curricula scolastici.
A questo punto è auspicabile che il DDL venga migliorato negli aspetti più controversi (piano assunzione precari, modalità di selezione dei docenti, ecc.) ma vengano mantenuti tutti gli elementi migliorativi già introdotti e speriamo che il Senato lo faccia.Ci auguriamo che alcune delle materie oggi affidate alle leggi delega possano, invece, seguire un iter parlamentare più ampio e condiviso.
Ciò detto, non condividiamo il tiro al bersaglio indiscriminato e, spesso, strumentale che da più parti si sta facendo su questo Disegno di Leggesenza riconoscerein alcun modo gli sforzi compiuti nell’affrontare problemi su cui da molti anni i Governi precedenti e le organizzazioni sindacali poco hanno fatto (es. assunzione dei docenti precari, valutazione del personale scolastico, scatti legati al merito e non solo all’anzianità, ecc.).

Adriana Bizzarri

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