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"Sono malato anch'io. La mia salute è un bene di tutti", conclusa la tappa di Ascoli Piceno del tour itinerante del Tribunale per i diritti del malato - Cittadinanzattiva.  
Ancora 'lavori in corso'su diritto a non soffrire e su adeguata assistenza territoriale.

"Il Servizio sanitario pubblico è sotto continui attacchi, e troppi vorrebbero dismetterlo dicendo che è insostenibile.  È una falsità: il Ssn assorbe il 7% del Pil ma ne produce il 12%", commenta Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato - Cittadinanzattiva,  nel corso della tappa ascolana del tour "Sono malato anch'io.  La mia salute è un bene di tutti".
"Obiettivo della nostra campagna è difendere il Ssn come bene comune. Stiamo anche raccogliendo le segnalazioni, i resoconti dei cittadini nel loro rapporto con i servizi sanitari territoriali, a partire dai medici di famiglia, per conoscerne le criticità e provare a superarle, con tutti gli attori del sistema".


La tappa ad Ascoli Piceno del tour itinerante del Tribunale per i diritti del malato si è articolata in due giorni: il 18 maggio, Piazza del Popolo è stata allestita con una installazione fotografica e un gazebo aperto ai cittadini per segnalazioni ed informazioni; sempre il 18, nel pomeriggio,  una delegazione nazionale e locale del Tdm ha visitato la Residenza sanitaria assistenziale collocata nell'ex ospedale Luciani; il 19 si è tenuto, in mattinata, presso Palazzo dei Capitani,  un convegno sul tema del dolore e dell'applicazione della legge 38/2010.
"Se il grado di investimento della Regione Marche sulle strutture sanitarie del territorio,  è quello che abbiamo visto ieri alla rsa ex Luciani, non è un buon indizio", commenta Tonino Aceti. "Nonostante la disponibilità e l'attenzione del personale e della dirigenza del distretto,  abbiamo visto che i pazienti sono tenuti a letto perché non c'è personale sufficiente che può aiutarlo ad alzarsi". Come confermato da Donatella Ferretti, assessore alle Politiche sociali del Comune di Ascoli Piceno  "Per effetto dell'introduzione del sistema di minutaggio, per cui il personale infermieristico e sociale viene assegnato sulla base di minuti di assistenza per paziente e non più secondo un rapporto numerico fra paziente/operatori, le persone ospiti in Rsa hanno subito di fatto conseguenze nel grado di attenzione alla persona, ad esempio ad oggi il bagno integrale viene fatto ogni 15 giorni. E tutto questo è stato deciso senza il coinvolgimento degli altri attori, ad esempio i Comuni".
"La struttura, in cui peraltro è inserita anche la Guardia medica alla quale tutti i cittadini ascolani fanno riferimento - continua Aceti - non ha l'agibilita', la struttura è vecchissima e strutturalmente fatiscente.  Anche la strada di accesso è in condizioni pessime, con alberi caduti e asfalto divelto dalle radici, fondo sconnesso e impraticabile dalle ambulanze e da qualsiasi mezzo. 
Nel frattempo,  a causa di una recentissima delibera regionale, i pazienti hanno visto un aumento di 9 euro al giorno delle rette per le residenze sanitarie, e arrivano a pagare oltre 1200 euro mensili e comunque variabili in base all'Isee".

Nel corso del convegno di oggi "Sopportabile. Il dolore non è una condanna", tenutosi presso Palazzo dei Capitani,  Adriana Amello, coordinatrice regionale del Tribunale per i diritti del malato,  ha presentato una relazione sull'Indagine In-dolore, fatta da Cittadinanzattiva Marche, sull'attenzione al dolore nelle strutture sanitarie dell'Asur Marche. Sono stati presi in esame 4 ospedali e 2 strutture private convenzionate.  Alcuni dati: l'Ospedale civile di Macerata è punto di riferimento regionale per il dolore, ma dall'indagine risulta scarsa informazione e conoscenza della terapia da parte dei pazienti; al Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, risulta una buona applicazione dei requisiti previsti dalla legge 38/2010, con un punteggio del 69% di rispetto dei requisiti,  ma i pazienti lamentano le lunghe liste di attesa;  l'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno si colloca al 66% del rispetto dei requisiti. In generale,  come risulta dalla recente Relazione al Parlamento sulla legge 38, la Regione Marche risulta adempiente con impegno, perché non sono state istituite sul territorio tutte e tre le reti di assistenza, per cure palliative, terapia del dolore e cure pediatriche. La rete sulla terapia del dolore è stata appena istitutita, ad aprile, in notevole ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge. Inoltre, nel 2014 su un totale di 976 malati oncologici terminali, assistiti a domicilio nelle Marche, la Regione ha erogato un totale di 3.680 giornate di cure palliative domiciliari, quindi appena 3,7 giorni circa a paziente.

Con la campagna itinerante “Sono malato anch’io – La mia salute è un bene di tutti”, il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva, in occasione del trentacinquennale dalla sua fondazione, attraverserà tutto il nostro Paese, facendo tappa in 23 diverse città, a partire dal 18 aprile 2015 e fino alla fine del mese di ottobre. La stessa è realizzata con il sostegno non condizionato di ABBVIE, e avrà come partner il portale di crowdfunding “EPPELA”.   La campagna sarà rappresentata nelle principali piazze per due giorni da una “mostra fotografica” sui diritti dei cittadini, ispirata ai 14 diritti contenuti nella Carta Europea dei Diritti del Malato promossa da Cittadinanzattiva nel 2002, e un grande gazebo personalizzato. Tutte le informazioni nsono disponibili sul sito www.sonomalatoanchio.org

Ufficio Stampa

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