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Fatture di conguaglio, errate fatturazioni, mancate fatturazioni e richieste di esosi arretrati: sono solo alcune delle principali problematiche riscontrate dai cittadini in tema di energia, acqua e rifiuti. Anche quest’anno la fatturazione è la voce che presenta maggiori criticità, tasto dolente che accomuna le 3 aree su cui verte il focus Energia e Ambiente del XVI Rapporto PiT Servizi di Cittadinanzattiva, presentato oggi, e dal titolo “Consumatori a prova di  mercato”.
Le segnalazioni giunte in tema di energia nel 2015 rappresentano il 21,7% delle segnalazioni totali (9.188). Il 66,4% di esse riguardano il servizio elettrico ed il rimanente 33,6% il servizio gas. Le segnalazioni in tema di acqua e rifiuti nel 2015 rappresentano, invece, il 18,5% delle segnalazioni totali.

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Fonte: Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Servizi 2016

La voce che presenta maggiori criticità in ambito energia e gas è la fatturazione(44,9%), in lieve riduzione rispetto al2014. Si tratta di casi frequenti in cui vengono recapitate bollette di gas e/o luce di importo elevato (o molto elevato) per conguagli risalenti anche a molti anni prima. Molto spesso, il conguaglio è dovuto all'inadempimento del distributore o del venditore, che rispettivamente, ha omesso di effettuare le letture periodiche del contatore oppure non ha emesso le bollette con la regolare periodicità prevista. Disservizio che persiste da anni e che comporta pesanti conseguenze per gli utenti, che si ritrovano a dover pagare, in unica soluzione, bollette così elevate da non potervi far fronte e in alcuni casi incontrano difficoltà ad ottenere un piano di rateizzazione sostenibile e adeguato alla propria situazione economica.
Segue l’area contratti(20% delle segnalazioni rispetto al 18,9% del 2014), con prevalenza delle criticità legate alle procedure di voltura e ai distacchi del servizio per morosità o falsa morosità.
Le segnalazioni relative al mercato (18%) aumentano rispetto al 2014 e sono attribuibili in misura maggiore alle violazioni del codice di condotta commerciale, con prevalenza di attivazione di contratti non richiesti e informazioni ingannevoli/insufficienti al momento di presentazione dell’offerta.

Rispetto al servizio idrico, la quasi totalità delle segnalazioni è legata alla fatturazione (92%), in forte aumento rispetto al 2014. Analogamente a quanto avviene nel settore energetico, anche in quello idrico il numero maggiore di segnalazioni, attinenti la fatturazione, riguardano i conguagli, le errate fatturazioni e la trasparenza delle voci in bolletta.

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Fonte: Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Servizi 2016

Parimenti, rispetto ai rifiuti urbani, la fatturazione si conferma come la voce che presenta maggiori problematiche, con una percentuale di segnalazioni (50%) relativamente stabile rispetto all’anno precedente. Seguono le segnalazioni sulle criticità legate alla organizzazione e gestione della raccolta differenziata (27,8%) e all’aumento della Tari (11,1%).

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Fonte: Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Servizi 2016

“I dati evidenziano che in tutti e tre gli ambiti considerati c’è ancora molto lavoro da fare in tema di fatturazione” ha dichiarato Tina Napoli, responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Reclamiamo il diritto per i consumatori ad una fatturazione regolare e basata su consumi reali che possa aiutarli a pianificare le proprie spese e ad essere più attivi nel controllo dei livelli di consumo, e ad assumere scelte di consumo più consapevoli e sostenibili. Le bollette, oltre ad essere reali, dovrebbero essere chiare e semplici da capire anche al fine di consentire al consumatore di fare le migliori scelte in termini di fornitore/offerta e incentivare così la concorrenza nel mercato. Ricordiamo che anche alcuni studi europei sostengono che tra i motivi di vulnerabilità dei consumatori viene riportata anche l’asimmetria informativa”.

Scarica il focus

Leggi il commento di  Stefano da Empoli, Presidente I-Com, Istituto per la Competitività 

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Ufficio Stampa

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