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Approfondimenti

Estate, periodo di vacanze e di spensieratezza da trascorrere quanto più possibile in relax. Non sarà, però, un’estate come le altre: la battaglia contro il COVID-19, nonostante gli enormi progressi, non è stata ancora vinta e non possiamo permetterci di abbassare la guardia col rischio di compiere dei clamorosi passi indietro. Anche in un anno particolarmente complicato come questo, non abbiamo voluto mancare l’appuntamento con i “consigli utili per l’estate” che quest’anno rientra nell’ambito delle nostre attività sul coronavirus: sia perché riteniamo importante continuare a prevenire comportamenti rischiosi, sia perché riteniamo che questo appuntamento rappresenti comunque un primo passo verso quel “ritorno alla normalità” che tutti auspichiamo dalla fine della ormai famigerata “Fase 1” dell’epidemia.

Ecco gli appuntamenti della “Guida Covid-19. (E)state in sicurezza”:

Stabilimenti balneari e Spiagge libere: le nuove regole
Le nuove disposizioni emanate dal Governo, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità, prevedono il rispetto di diversi obblighi, sia per gli stabilimenti balneari che per i bagnanti, in modo da garantire la sicurezza di tutti coloro che nei prossimi mesi si recheranno nelle località balneari per passare una tranquilla giornata al mare.

Mascherina: quando è obbligatoria?
La mascherina è divenuta nel corso di questi mesi un compagno di viaggio inseparabile nella nostra quotidianità, e molti dibattiti si sono generati relativamente all’uso di essa in spiaggia. Le recenti disposizioni hanno chiarito che si ha l’obbligo di indossare la mascherina in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, ad esempio nel bar dello stabilimento balneare, e/o nei luoghi all’aperto nei quali non è possibile rispettare le regole base del distanziamento fisico (ossia almeno 1 metro dagli altri individui). Non sarà quindi obbligatorio indossarla sotto il proprio ombrellone o mentre si fa il bagno, quest’ultima situazione ritenuta ufficialmente “a rischio decisamente trascurabile” da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Ombrelloni, lettini e sdraio: come funziona il distanziamento?
Altro tema su cui si è scatenato un acceso dibattito in questi mesi, e sul quale si sono succedute diverse proposte, è stato quello relativo alla distanza da tenere sotto l’ombrellone per rispettare il distanziamento fisico. Fortunatamente non assisteremo ad un isolamento dei bagnanti tramite cabine di plexiglas, ma ciò non toglie che alcune regole andranno comunque osservate: innanzitutto ogni ombrellone dovrà essere distanziato almeno 3,2 metri uno dall’altro, in modo da consentire alle persone di poter ottenere un’area di sicurezza pari a 10 metri quadri. Questo distanziamento consentirà quindi alle persone sotto l’ombrellone di non indossare la mascherina e poter prendere il sole in sicurezza. Gli stabilimenti balneari, a loro volta, dovranno garantire una puntuale igienizzazione di lettini e sdraio, in modo da ridurre al minimo qualsiasi possibilità di diffusione del virus.

Come accedere agli stabilimenti e alle spiagge libere: tra prenotazioni e app
Una delle novità più importanti dell’estate riguarderà anche le modalità di accesso sia agli stabilimenti balneari che alle spiagge libere. Mentre era facilmente immaginabile la necessità di una prenotazione allo stabilimento, in modo da consentire un quanto più agevole afflusso e deflusso di persone, molta incertezza era invece presente sulle spiagge libere, soprattutto sul modo in cui sarebbe stato necessario agire per far rispettare le regole di distanziamento sociale ed evitare assembramenti incontrollati. La normativa attuale ha previsto che il rispetto delle regole nelle spiagge libere debba essere garantito dai Comuni, lasciando quindi ampia libertà nelle modalità di attuazione di tali controlli. Questo sta però portando ad un’elevatissima personalizzazione da Comune a Comune, e da Regione a Regione: sulle spiagge del litorale laziale e di Jesolo, per fare un esempio, i Comuni hanno reso disponibile una app che consente di prenotare, con necessario preavviso, il proprio accesso alla spiaggia libera con relativa consegna di un “numeretto virtuale”, sullo stile di quelli che vengono forniti quando si è in coda al supermercato, che andrà poi mostrato agli addetti presenti all’ingresso della spiaggia prima di poter accedere. Ciò implicherà naturalmente che non si potrà avere, in linea teorica, un accesso incontrollato sulle spiagge come puntualmente avveniva negli anni passati, ma sarà necessario agire per tempo in modo da non rischiare di vedersi vietare l’accesso durante il fine settimana o nei mesi di luglio e agosto.

Altri divieti sulle spiagge: stop a concerti e feste
Con il divieto di assembramenti come regola standard del periodo era purtroppo immaginabile che anche le feste sulla spiaggia, i concerti e (probabilmente) i falò di Ferragosto, avrebbero sicuramente subito un intervento da parte delle Autorità: tale scenario, infatti, non ha tardato ad arrivare. Ad eccezione degli eventi musicali esclusivamente “di ascolto”, con sedie rigorosamente poste nel rispetto del distanziamento, sarà proibita qualsiasi attività a rischio assembramento, come appunto può essere il ballo, le feste, gli eventi sociali e le degustazioni a buffet. Alcune notizie diffuse negli ultimi giorni vogliono una nuova regolamentazione in discussione riguardo la prossima apertura delle discoteche ma, secondo un primo giudizio preliminare degli esercenti, tali norme sembrano attualmente essere troppo restrittive per poter consentire anche solo una presunta ripresa della normale attività.

Consigli utili e raccomandazioni finali
La normativa contiene una certa dose di discrezionalità lasciata dallo Stato a Regioni e Comuni.
A prescindere però dalle specifiche decisioni, è importante ricordare:

ESTATE IN SICUREZZA

 


 

Viaggiare in treno, aereo e pullman: le nuove regole
Le nuove disposizioni emanate dal Governo, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità, prevedono il rispetto di diversi obblighi per tutti coloro che decideranno di spostarsi verso le località di villeggiatura tramite i mezzi pubblici, siano essi treni, aerei o pullman turistici. Eccole:

Mascherina, regole per sedersi e distanziamento: il viaggio in treno
Partiamo col mezzo più comune con il quale solitamente si decide di viaggiare, ossia il treno. Nonostante le innumerevoli iniziative intraprese da Trenitalia e Italo Treno per garantire una costante e puntuale igienizzazione dei passeggeri, tramite l’installazione di dispenser igienizzanti sulle carrozze, e dei vagoni nella loro interezza, tramite quotidiane sanificazioni, è necessario che anche noi viaggiatori ci adoperiamo per fare la nostra parte.

Se avete effettuato l’accesso ai social nelle scorse settimane, o avete semplicemente accesso la TV per vedere qualche programma di intrattenimento, vi sarete sicuramente accorti che il problema dell’indossare la mascherina mentre siete in treno è una questione particolarmente sentita dai passeggeri in questo periodo e, proprio per questo, non possiamo che cogliere l’occasione per dare una corretta chiave di lettura alla vicenda appena citata.

Come viene esplicitamente riportato nelle linee guida delle compagnie ferroviarie indossare la mascherina a bordo del treno, assieme al dotarsi di guanti monouso, è obbligatorio per tutti i passeggeri, essendo i vagoni dei locali chiusi da intendere come “luoghi aperti al pubblico”. È importante inoltre rispettare le modalità con le quali bisogna sedersi nei posti disponibili: per le postazioni aventi 4 sedili, è necessario lasciare libero il posto immediatamente di fianco e quello di fronte a noi; per quanto concerne invece le postazioni aventi 2 sedili è obbligatorio sedersi nel lato del finestrino, lasciando quindi libero il sedile corridoio. A conclusione di queste disposizioni si raccomanda sempre di osservare le regole base del distanziamento, soprattutto quando ci si muove tra i corridoi del treno.

Mascherina, distanziamento e prevenzione: il viaggio in aereo
A differenza del viaggio in treno, ampiamente regolamentato in maniera stringente, viaggiare in aereo ha subito una sorta di “allentamento” negli obblighi da osservare per i passeggeri, soprattutto per quanto riguarda la distanza da rispettare tra una seduta e l’altra. A partire dal 15 Giugno, infatti, è stato eliminato l’obbligo in capo alle compagnie aeree che prevedeva di lasciare invenduti la metà dei biglietti disponibili; tale abolizione potrebbe portarci giocoforza a ritrovarci seduti fianco a fianco, in un luogo chiuso, con persone dalle quali, in teoria, dovremmo mantenere la distanza di sicurezza pari almeno ad 1 metro. Nella prospettiva di questo scenario, diversi professionisti del mondo sanitario hanno inoltre avvertito del fatto che gli impianti di areazione sugli aerei non sarebbero sufficienti a garantire un ricambio d’aria tale da eliminare la possibilità di diffusione del virus. Le compagnie aeree sono quindi prontamente intervenute disponendo l’obbligo di indossare la mascherina e i guanti monouso a bordo degli aerei, nell’ottica di cercare di aumentare la sicurezza dei passeggerei anche in caso di affollamento. Purtroppo, per quanto riguarda ulteriori misure di prevenzione, non possiamo che affidarci al buonsenso dei viaggiatori, soprattutto nelle lunghe tratte e in quelle situazioni nelle quali è difficile (se non impossibile) evitare di stare “spalla a spalla” con il proprio vicino di posto.

Mascherina e distanziamento: il viaggio in pullman
Per quanto riguarda il viaggio in pullman abbiamo una regolamentazione simile a quella vista per il viaggio in treno, con le dovute eccezioni per quanto riguarda le sedute. Anche in questo caso, essendo luoghi chiusi aperti al pubblico, ritroviamo l’obbligo ad indossare sia la mascherina che i guanti monouso per tutta la durata del viaggio, mentre invece notiamo delle differenze per quanto riguarda i posti a sedere, dovuti ovviamente alla diversa disposizione. Mentre sui pullman FlixBus, e dei vari vettori privati, la situazione è stata affrontata eliminando la prenotazione del posto e affidando tale compito direttamente al personale di viaggio, per quanto riguarda i pullman dei servizi regionali è stato invece disposto in maniera precisa dove sedersi e quali posti bisogna lasciare liberi, tramite precise indicazioni visive. Naturalmente, anche in questo caso, raccomandiamo di rispettare le dovute distanze di sicurezza durante la salita e la discesa dal mezzo.

“Bonus Vacanze”: come accedere alle agevolazioni
Nell’ottica di dare una spinta alla ripresa dell’attività turistica nazionale, in vista della stagione estiva, il Governo ha scelto di offrire un incentivo, attraverso il “Decreto Rilancio”, a tutti coloro che decideranno di passare le vacanze in Italia, soggiornando nelle attività ricettive presenti sul territorio (compresi bed & breakfast e agriturismi): il cosiddetto “Bonus Vacanze”. Fino a qualche giorno fa molte erano le incognite relative alla fruizione e alle cifre esatte che sarebbero state rese a disposizione alle famiglie; fortunatamente l’Agenzia delle Entrate, attraverso una nota ufficiale, ha provveduto a fare chiarezza sulle modalità e le varie condizioni di utilizzo che analizzeremo di seguito.

Importi e modalità di richiesta del “Bonus Vacanze”
Il “bonus” non è standard per tutti ma di importo variabile fino a un massimo di 500 euro: si avrà un tetto massimo di 150 euro per le persone single; 300 euro per i nuclei familiari composti da 2 persone; per arrivare infine ad un massimo di 500 euro per quelli composti da 3 o più persone. Tale agevolazione può essere richiesta da tutti coloro che abbiano un ISEE non superiore a 40.000 euro, siano essi single oppure un nucleo familiare composto da 2 o più persone.

Per ottenere tale agevolazione è necessario che la persona richiedente, facente parte del nucleo familiare, presenti la dichiarazione ISEE all’INPS, anche tramite CAF; allo stesso tempo, il richiedente deve dotarsi di un’identità digitale (SPID o CIE, la carta d’identità elettronica) e scaricare l’app “IO”, disponibile gratuitamente sui principali store dei nostri smartphone e fornita dal servizio “PagoPA”. Una volta fatto questo, a partire dal 1° Luglio e fino al 31 Dicembre 2020, potrà inoltrare richiesta ufficiale per il “bonus” tramite l’app “IO” la quale, in caso di esito positivo, confermerà l’importo massimo disponibile e chiederà al cittadino di specificare i componenti del nucleo familiare; una volta completati tali passaggi verrà fornito un QR-code, sempre tramite l’app, che andrà mostrato successivamente alla struttura turistica, la quale procederà ad applicare lo sconto spettante. Si sottolinea a tal proposito che l’importo del “bonus” è così suddiviso: l’80% della somma rappresenta lo sconto effettivo che il cittadino riceverà sulla prenotazione; il restante 20%, invece, sarà utilizzabile in forma di detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi 2021 che verrà presentata dal richiedente del “bonus”.

Condizioni di utilizzo del “Bonus Vacanze”: precisazioni necessarie
L’importo del “bonus” potrà essere utilizzato solo dal richiedente ed esclusivamente per usufruire dei servizi di una singola struttura e in un’unica soluzione. Il corrispettivo della prenotazione deve essere poi documentato da fattura o documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale, riportante il codice fiscale del fruitore dello sconto. Ultima, ma non meno importante, è la disposizione che specifica come il pagamento debba essere effettuato senza l’intervento o l’intermediazione di piattaforme o portali telematici, diversi da agenzie viaggi e tour operator: in poche parole, tale “bonus” non è applicabile alle prenotazioni effettuate tramite Booking.com, Expedia.it o Airbnb, e sarà quindi necessario rivolgersi direttamente alla struttura oppure alle normali agenzie di viaggio o tour operator “fisici”.

Assicurazioni di viaggio e cancellazioni gratuite: come orientarsi
L’avvento del COVID-19 nella nostra quotidianità, oltre a portare numerosi cambiamenti anche nelle situazioni più semplici, ci ha messo di fronte alla necessità di stipulare un’assicurazione che ci tuteli da qualsiasi imprevisto o, in alternativa, ad accettare quel sovrapprezzo che ci consente di poter eventualmente cancellare la nostra prenotazione senza il pericolo di perdere le somme versate anche solo come acconto. Naturalmente ne esistono delle più svariate tipologie, fornite da molteplici compagnie, ed è quindi necessario sapere come comportarsi prima di decidere per quale optare.

Vi consigliamo di leggere attentamente le condizioni del contratto che andrete a firmare, soprattutto quando questi presentano titoli rassicuranti come “Annulla per qualsiasi motivo”, dando l’illusione di una copertura a tutto tondo che molto spesso non rappresenta una corretta descrizione della realtà. Cercate infine di resistere alla cosiddetta “offerta irripetibile”, quel prezzo bassissimo che però prevede magari un versamento immediato della somma, senza però fornire tutele altrettanto “irripetibili”: in questo periodo, e anche per i mesi a venire, non possiamo che consigliarvi di selezionare la casella della “cancellazione gratuita”, magari anche con il pagamento presso la struttura, in modo da essere tutelati fino all’ultimo momento prima della partenza anche a fronte del pagamento di un piccolo sovrapprezzo, a volte necessario per avere una totale tranquillità.

Consigli utili e raccomandazioni finali

Vi raccomandiamo quindi di:

  • portare sempre con voi guanti e mascherina prima di intraprendere un viaggio, sia esso in treno, in aereo o tramite pullman e bus turistici;
  • rivolgetevi per tempo al vostro CAF per richiedere l’ISEE ed eventuali consigli necessari per poter usufruire del “bonus Vacanze” per la stagione in arrivo;
  • prima di pianificare un viaggio all’estero, consultate il sito “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Esteri, al sito viaggiaresicuri.it, per essere informati su eventuali quarantene obbligatorie e/o divieti di sbarco nello Stato estero;
  • prima di accettare un contratto di assicurazione per il viaggio, leggete sempre attentamente le condizioni di rimborso o, in alternativa, optate per una prenotazione con “cancellazione gratuita” anche a costo di sostenere un piccolo sovrapprezzo.

Occhio alla Sardegna: nel caso in cui decideste di passare le vostre vacanze in Sardegna, a seguito dell’ordinanza n.27 del 2 Giugno 2020 è obbligatorio registrare il proprio ingresso attraverso il modulo online presente al seguente link: https://sus.regione.sardegna.it/sus/covid19/regimbarco/init, in modo da potervi godere nel più completo relax il vostro soggiorno sull’isola.

 


 

Guardia Medica Turistica: servizio, prestazioni e modalità di fruizione

La Guardia Medica Turistica - più esattamente “Servizio di Continuità Assistenziale Stagionale nelle località turistiche” - è un servizio territoriale che si affianca a quelli di emergenza e di continuità assistenziale (Pronto Soccorso, Medico di famiglia, Guardia Medica): questo vuol dire che offre servizi simili a quelli della Guardia Medica ordinaria, ma in modalità e con orari un po' differenti. Il servizio è presente in quelle località - luoghi di villeggiatura, principalmente - che in alcuni momenti dell'anno ospitano un gran numero di persone e in cui si rende quindi necessario un supporto al servizio sanitario ordinario.

Alla Guardia Medica Turistica è possibile richiedere la prescrizione di farmaci e di visite ambulatoriali o domiciliari, sia generiche che specialistiche; può anche redigere certificati di malattia, ma solo per i casi di stretta necessità e per periodi di tempo molto limitati (al massimo fino a tre giorni). La visita al domicilio si può ottenere quando il paziente non è trasportabile e quando la visita non è "differibile" (cioè non si può rimandare).
Non è invece un servizio di emergenza-urgenza, pertanto non svolge le funzioni di Pronto Soccorso e non effettua prestazioni specialistiche o complesse.

La Guardia Medica Turistica normalmente è attiva principalmente nei giorni prefestivi e in quelli festivi, solitamente negli orari diurni, ma la ASL può prevedere anche l'apertura per i giorni feriali (sempre in fascia diurna). Ogni ASL deve fornire informazioni sulle modalità di contatto telefoniche, l'ubicazione e gli orari di attività della Guardia Medica Turistica sia attraverso il proprio sito web e l'ufficio URP, che in maniera fisica nelle bacheche degli uffici ASL. Se nella zona in cui ci si trova non dovesse essere presente una Guardia Medica Turistica, in orario diurno si può accedere allo studio di un Medico di famiglia e richiedere una visita a pagamento.

Prima di accedere: documentazione e costi
Per richiedere le prestazioni della Guardia Medica Turistica è necessario, per i cittadini italiani, essere in possesso della carta d'identità e della Tessera Sanitaria; i cittadini stranieri comunitari possono accedere agli stessi servizi presentando la TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia). I cittadini stranieri extracomunitari, invece, dovranno essere in possesso di un'assicurazione sanitaria o pagare comunque privatamente. Trattandosi di un servizio gestito in maniera locale e destinato principalmente alla popolazione non residente, per l'accesso alle prestazioni è richiesto un ticket - variabile - ma si può chiedere il rimborso alla propria ASL di residenza, attraverso una richiesta formale e una copia della ricevuta della prestazione che è stata fornita dalla Guardia Medica Turistica.

Guardia Medica Turistica e COVID: le novità delle Regioni
Nonostante una sostanziale costanza nelle modalità di accesso e fruizione del servizio di “Guardia Medica Turistica”, per l’estate in arrivo alcune Regioni hanno previsto delle procedure diverse o un potenziamento dei precedenti provvedimenti. Come sempre, andiamo ad analizzarle singolarmente.

Emilia-Romagna: le novità dell’AUSL Romagna
Al fine di minimizzare e prevenire il rischio di contrarre il virus, l’Emilia-Romagna ha previsto nuove modalità di accesso per tutti coloro che si recheranno in vacanza nelle località turistiche romagnole. Agli ambulatori dedicati ai turisti si potrà accedere esclusivamente telefonando ai numeri di telefono forniti dall’AUSL in base alla zona di riferimento.

Per l’ambito “Cesenate”, i numeri da comporre sono i seguenti: 334.8874287, per la zona mare; 337.10000476 (dalle 8:00 alle 20:00) e 800.050909 (dalle 20:00 alle 8:00) per la zona monti.

Per l’ambito “Riminese”, il numero da comporre è lo 0541.787461.

Per l’ambito “Ravennate”, invece, il numero da comporre è 800.244244.

I medici effettueranno una prima valutazione del paziente, per poi indirizzarlo verso l’ambulatorio più prossimo al luogo in cui effettua la sua vacanza o dimora per l’estate, previo appuntamento; in alternativa potrà essere definita, sempre su appuntamento, una visita domiciliare. L’AUSL Romagna ricorda che i prezzi relativi alle prestazioni della Guardia Medica Turistica rimangono invariate anche per l’estate corrente: 15 euro per le visite in ambulatorio e 25 euro per le visite a domicilio.

Veneto: le novità dell’USLL4 per Jesolo e zone limitrofe
Anche il Veneto per Jesolo e le zone limitrofe, contraddistinte da un’elevata presenza di turisti durante il periodo estivo, ha previsto un servizio di Guardia Medica Turistica accessibile tramite telefono. Stando a quanto riportato sul sito ufficiale dell’USLL4, il servizio di Guardia Medica per i turisti si può richiedere telefonando al numero 0421.484550. Il servizio è accessibile tutti i giorni, compresi domenica e festivi, dalle ore 8:00 alle ore 20:00, con eccezion fatta per il sabato e i giorni prefestivi, per i quali il servizio è attivo dalle ore 10:00 alle ore 20:00. L’USLL4 ricorda che i prezzi relativi alle prestazioni della Guardia Medica Turistica sono: 25 euro per le visite in ambulatorio, 40 euro per le visite a domicilio e di 5 euro per gli atti medici ripetitivi (come ad esempio le ricette).

Sicilia: le novità tra gli USCAT e l’app “Sicilia SiCura”
Molte sono le novità per quanto riguarda la Regione Sicilia: innanzitutto sono state istituite le cosiddette USCAT, le Unità Sanitarie di Continuità Assistenziale Turistica, una per ciascuna delle nove provincie siciliane. Tali unità adempiranno a compiti di monitoraggio, presa in carico e assistenza dei casi sospetti da COVID-19 relativi a soggetti non residenti nell’Isola; in caso risulti positivo al coronavirus, ma senza necessità di ricovero in ospedale, l’isolamento domiciliare verrà organizzato dalla Regione Sicilia senza oneri a carico dell’interessato. Tali unità non riceveranno i cittadini in ambulatorio ma, nel caso in cui venga accertata la positività ai sintomi, verrà allertata l’apposita Centrale Operativa di Palermo attraverso l’app “Sicilia SiCura”. Tale app, resa disponibile sia tramite App Store che Google Play Store all’inizio di questo mese, dovrà essere scaricata da tutti i non residenti che, al loro ingresso nella regione, dovranno effettuare la registrazione seguendo le istruzioni a schermo. Attraverso tale strumento sarà quindi possibile mantenersi in contatto con il servizio sanitario regionale sia per quanto riguarda il monitoraggio del proprio stato di salute, che per quanto concerne le richieste di assistenza. Per qualsiasi necessità relativa ai contenuti dell’app “Sicilia SiCura” si può contattare il numero verde 800.458787, gestito direttamente dal dipartimento della Protezione Civile regionale.

Consigli utili e raccomandazioni finali
In conclusione, vi raccomandiamo quindi di:

  • portare sempre con voi documento d’identità e tessera sanitaria per ricevere assistenza in caso di bisogno, oltre ad essere muniti di mascherina per poter accedere in sicurezza all’ambulatorio;
  • informarvi presso i siti ufficiali delle ASL di Regione riguardo gli orari e i giorni di apertura, oltre che sui costi dei servizi, della Guardia Medica di zona;
  • contattare il 118 nel caso in cui vi siano delle emergenze gravi e non risolvibili dai medici di base;
  • scaricare e registravi nell’app “Sicilia SiCura” nel caso in cui vi recaste nella Regione Sicilia per passare le vostre vacanze.

 

La guida Coronavirus è realizzata grazie al sostegno non condizionante di Bayer, Celgene, Novo Nordisk, Servier e Janssen.

Redazione Online

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