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Prendendo spunto dalle segnalazioni dei cittadini che arrivano ogni giorno al servizio Pit sull'attivazione di servizi non richiesti, Cittadinanzattiva ha deciso di promuovere una campagna per l'attuazione della Direttiva Europea che vieta le pratiche commerciali sleali.

La liberalizzazione dovrebbe portare vantaggi ai cittadini ma il ricorso a pratiche invasive spesso non dà loro la possibilità di scegliere in base alle reali esigenze, alterando così le abitudini di consumo di milioni di famiglie.

La Commissione Europea ha elencato le pratiche commerciali da ritenere "sleali" e quindi vietate (Direttiva 2005/29/CE); tra queste vi è la pratica d'insistere col consumatore, anche a seguito del suo rifiuto e dei continui inviti a lasciare l'abitazione; rinnovare sgradite sollecitazioni commerciali per telefono, via fax o per posta elettronica, ecc.

Il Governo italiano, con legge 25 gennaio 2006 n. 29, è obbligato a dare attuazione a tale direttiva entro 18 mesi.

Cittadinanzattiva, con questa campagna di informazione, ha proposto ai cittadini di attivarsi per chiedere l'immediata eliminazione delle pratiche commerciali sleali e chiede al Governo di dare immediata applicazione alla citata direttiva.

La campagna ha permesso la raccolta di un numero consistente di cartoline, compilate a cura dei cittadini, nelle quali si faceva richiesta al Governo italiano dell'immediata applicazione della citata direttiva europea.

Nella sezione Approfondimenti puoi scaricare la cartolina del progetto.


Anno di realizzazione: 2007

Per avere maggiori informazioni contatta Isabella Mori: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Redazione Online

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