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“Per la prima volta dopo molto tempo – chiarisce Tonino Aceti, responsabile nazionale del Tdm/Citatdinanzattiva, sulle pagine di Il Sole 24 ore Sanità - il finanziamento programmato per il SSN viene confermato in una Legge di bilancio dello Stato. Stiamo parlando dei 113 miliardi di Fondo sanitario per il 2017, 2 in più rispetto al 2016.

Ma i 2 miliardi in più potrebbero scendere subito a 1,5 se le Regioni a statuto speciale non concorressero alla finanza pubblica per circa 500 milioni, come previsto nell’intesa 11 febbraio 2016, e al contempo se le Regioni a statuto ordinario decidessero (con l’assenso dello Stato) di recuperare questa somma mancante ancora una volta attingendo alle risorse destinate alla sanità anziché da altri capitoli di spesa pubblica.

Ecco quindi la nostra prima richiesta: il Parlamento sottragga alle Regioni e al Governo la possibilità di intaccare i 113 miliardi di FSN, prevedendo di recuperare al di fuori del SSN le eventuali risorse che si dovessero rendere necessarie per l’equilibrio della finanza pubblica (art. 58 comma 12, ddl Bilancio 2017) Infatti se si intaccassero i 2 miliardi in più, considerando che uno è finalizzato per farmaci, vaccini e personale, e che si devono assicurare anche i rinnovi contrattuali, a rischio potrebbero esserci innanzitutto i nuovi LEA che come sappiamo sono agganciati ad un livello di finanziamento del SSN pari a 113 miliardi nel 2017.”

Leggi tutto il contributo di Aceti sulle pagine web del Sole 24 ore Sanità.



Salvatore Zuccarello

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