I NAS dei carabinieri sono stati allertati e inviati dal Ministero in diversi uffici regionali, per via di una sospetta sproporzione fra numero di centri autorizzati all’erogazione del farmaco Sovaldi, per la cura dell’Epatite C, e il numero effettivo di pazienti che al momento ha ricevuto la terapia. I centri sono 242 e i pazienti che hanno iniziato la cura appena 30. Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato: “Possibile problema di liquidità da parte delle Regioni, difficoltà di accesso al fondo messo a disposizione dallo Stato”. Leggi la notizia e approfondisci il tema