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Dopo un anno e mezzo dall’approvazione alla Camera dello ius soli “temperato” - che consente ai figli di genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo, nati o cresciuti nel nostro Paese di diventare italiani - la riforma della legge sulla cittadinanza, ferma in Senato, potrebbe sfumare ancora una volta.

L’incertezza dovuta alle possibili elezioni anticipate in autunno, infatti, potrebbe abbattersi come una scure sul progetto di legge che riforma la legge n. 91 del 1992 e che per la prima volta, in anni di discussione, era a un passo dall’essere approvata. Il primo via libera è arrivato il 15 ottobre del 2015,  poi una volta passata al Senato la legge ha subito un brusco rallentamento ed ora, quando si pensava che il testo potesse andare in aula (la data prevista per la calendarizzazione è il 15 giugno) la riforma rischia un altro stop.

Per questo diversi soggetti dell’associazionismo e del mondo della cultura hanno deciso di alzare la voce a sostegno dei tanti minori senza cittadinanza che vivono nel nostro Paese e, per non far cadere l’attenzione sul tema, il movimento Italiani senza cittadinanza ha lanciato il “giugno della cittadinanza”: un mese intero di iniziative e flash mob sulla riforma con eventi in tutta Italia. Approfondisici su www.redattoresociale.it

Valentina Ceccarelli

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