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Editoriali

giornataeur dir malato

Oltre 120 partecipanti in rappresentanza di ben 32 Stati, in larga parte leader di associazioni civiche e di pazienti, ma anche molti professionisti della sanità. E ancora, Istituzioni, imprese private, società di consulenza specializzate in politiche europee, Università: provenienti non solo dai Paesi dell'Unione Europea ma anche, per esempio, da Kosovo e Ucraina. E grazie alla presenza di esperti provenienti da USA, Canada e India, vi erano rappresentanze di ben tre continenti.
Che sia un segnale per una giornata dei diritti del malato internazionale e non più solo europea?

Ce lo auguriamo, come parimenti cogliamo di buon auspicio quanto dichiarato dal Commissario europeo alla salute, Tonio Borg, che nel suo videomessaggio di saluto ha auspicato che ogni giorno sia il giorno dei pazienti, perchè si vedono rispettati i propri diritti.

 

 

Questi alcuni dei dati e delle suggestioni che meglio sintetizzano la ricchezza della VIII Giornata Europea dei Diritti del Malato, dedicata ad analizzare il ruolo delle organizzazioni civiche e di pazienti nell'empowerment dei pazienti afflitti da malattie croniche.

Per farlo, sono intervenuti 23 relatori, ai quali va il mio personale ringraziamento per i contenuti esposti e per aver saputo suscitare estremo interesse da parte di tutti i partecipanti.

Al termine della due giorni, il comunicato stampa della Commissione Europea ricordava - proprio in occasione della European Patients’ Rights Day - quali siano i 10 benefici che l'Unione Europea garantisce ai pazienti.

Una sottolineatura importante, peccato essersi dimenticati (volutamente?) che a promuovere e animare la Giornata Europea dei Diritti del Malato sia da sempre la società civile organizzata, prima e a volte anche indipendentemente dall'attenzione che riceve dalle Istituzioni.

A proposito di Istituzioni, dalla Giornata è emerso un Manifesto sull'empowerment dei pazienti afflitti da malattie croniche, e delle loro associazioni. È stato sottoscritto da ben 30 tra associazioni e network europei, e rappresenta un documento politico di indirizzo sul tema per il nuovo Parlamento Europeo.

Come promesso, abbiamo presentato il Manifesto ai  responsabili della DGSANCO dell’Health Policy Forum lo scorso 19 giugno a Lussemburgo.

In attesa di valutare l'operato dei nuovi europarlamentari, accogliamo con interesse la decisione della Commissione Europea di riservare molta attenzione alle malattie croniche nel Terzo programma dell'UE per la salute (2014-2020), che rappresenta il principale strumento di cui la Commissione si avvale per dare esecuzione alla strategia europea per la salute.

Ci auguriamo possa essere la cornice per dare seguito ai temi dibattuti a Brussels lo scorso maggio.

Mariano Votta, Director Active Citizenship Network

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Mariano Votta

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