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Cittadinanzattiva presenta il VI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici. Zero in condotta sulla sicurezza delle scuole. Impegniamoci come per una missione di pace

Una cantina umida per fare ginnastica, spazi verdi incolti e privi di recinzione, aule riscaldate con stufe elettriche alla faccia del risparmio energetico, termosifoni che cadono, aule poste sotto il livello stradale, porte scrostate, infiltrazioni di acqua, tubi e fili a vista, pavimenti e sanitari vecchi e rotti, impianti elettrici risalenti agli anni Quaranta, ascensori non collaudati.

È un campionario della insicurezza quello che si ritrova nelle scuole italiane monitorate dal VI Rapporto annuale su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva.
L’indagine è stata svolta in 132 scuole di ogni ordine e grado, dislocate in 12 regioni, per un totale di oltre 41.269 studenti. Più della metà di questi edifici, per la precisione 69, si colloca in zone a rischio sismico, il 38% ha l’ingresso situato direttamente sulla strada, il 35% ha registrato episodi di vandalismo: tutti elementi che fanno da contorno ad una situazione generale di insicurezza.
Delle 132 scuole monitorate, nessuna ottiene il massimo punteggio, 12 ottengono un giudizio buono, 33 discreto, 56 appena sufficiente, 24 insufficiente e 7 pessimo.  Nella ultima categoria, su 7 scuole ben 6 sono dell’infanzia: dunque sono soprattutto i più piccoli a vivere in ambienti insicuri. Sul sito di Cittadinanzattiva www.cittadinanzattiva.it è online il dossier nazionale.
“Anche quest’anno abbiamo registrato un peggioramento nella situazione delle nostre scuole, soprattutto per quelle situate in zone a elevato rischio sismico”, afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva. “Per questo al Governo, agli enti locali e a tutti i cittadini che hanno a cuore l’interesse dei più giovani chiediamo di considerare l’emergenza sicurezza delle scuole come priorità. Parlare di 100 scuole da mettere in sicurezza è davvero troppo poco: al Governo chiediamo di dedicare alla sicurezza delle nostre scuole un impegno economico pari ad una missione di pace all’estero”.
Ad aggiudicarsi il Bollino nero della insicurezza sono le aule e le palestre.
Le aule presentano crolli di intonaco in un caso su cinque e altri segni di fatiscenza nel 29% dei casi. Il 20% ha pavimenti sconnessi, il 24% ha finestre rotte, il 15% banchi danneggiati, il 51% presenta armadi e librerie non ancorati alle pareti. E alle aule spetta anche il titolo di “ambiente più sporco” con polvere, sporcizia e imbrattamenti soprattutto sugli arredi, situazione segnalata nel 29% delle scuole monitorate.
Le palestre sono poche e malmesse: ben il 39% delle scuole non ha una palestra. Per il restante 61%, la palestra è collocata in un locale spesso fatiscente, sporco e inadeguato allo svolgimento delle attività. Il 50% ha un impianto elettrico arretrato  e nessuna norma antincendio, il 42% non ha porte antipanico, il 30% presenta segni di fatiscenza o crolli di intonaco. Il 29% ha attrezzature sportive danneggiate e addirittura c’è un 9% che non ha alcuna attrezzatura.
I pavimenti dei bagni presentano numerose irregolarità nel 12% delle scuole monitorate mentre finestre non integre sono presenti nel 17% dei casi. Riguardo alle porte esse sono state trovate in cattive condizioni nel 31% delle scuole. Ben il 30% è sprovvisto di bagni per studenti disabili. La pulizia è una nota dolente: il 42% dei bagni non ha gli scopini; nel 49% non c’è carta igienica, nel 70% manca il sapone.

Sul tema della certificazione la situazione si conferma, come negli scorsi anni, gravissima. Il certificato di agibilità statica è presente solo nel 34% delle scuole, quello di agibilità igienico-sanitaria è disponibile nel 39% dei casi, quello di prevenzione incendi nel 37%.
La segnaletica è messa male e molto meglio si potrebbe fare spendendo poco: ancora una scuola su quattro non ha la piantina con i percorsi di evacuazione e le uscite di emergenza non sono segnalate nel 17% dei casi. Nelle scuole che hanno laboratori scientifici, solo il 63% ha cartelli informativi sulle precauzioni da seguire e l’84% possiede armadi chiusi per riporre sostanze e attrezzature pericolose.  Assai scarsa è la formazione del personale: nel dettaglio, una scuola su quattro non attua corsi sulla sicurezza del lavoro, il 17% non fa le prove di evacuazione, ben il 42% non fa corsi di primo soccorso nè di prevenzione incendi e addirittura l’83% non ha svolto alcun corso sulla sicurezza elettrica.
Gli incidenti a scuola sono in costante aumento, come mostrano i dati Inail, che nel 2007 ha segnalato 12.912 incidenti al personale e 90.478 agli studenti. Nelle scuole monitorate da Cittadinanzattiva, i responsabili del servizio di prevenzione e protezione hanno segnalato 739 incidenti, con 90 richieste di intervento del 118 e 34 casi nei quali è stato disposto il trasferimento in ospedale.

Cosa chiediamo

  • continuità nei fondi per la messa in sicurezza delle scuole;
  • completamento rapido della Anagrafe dell’edilizia scolastica;
  • percorsi di formazione ed informazione al personale docente e non, nonchè studenti e genitori, in materia di salute e sicurezza nelle scuole;
  • interventi immediati per evitare il sovraffollamento delle aule e per garantire l’adeguata assistenza degli studenti disabili nel rispetto di quanto previsto dalla legge.


A questo proposito, Cittadinanzattiva invita i cittadini a segnalare al proprio servizio di consulenza, tutela ed informazione PIT Servizi (06.36718555, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) casi di scuole insicure, con particolare riferimento a: sovraffollamento delle aule, barriere architettoniche e qualità della vita dei disabili nelle scuole; crolli di intonaco e infiltrazioni di acqua; incidenti a scuola, palestre scolastiche inagibili.
Anche quest’anno Cittadinanzattiva celebra la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, giunta alla sesta edizione, che si svolgerà in tutta Italia il prossimo 25 novembre.

Redazione Online

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