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Cittadinanzattiva su dichiarazioni Ministro Fioroni su Statuto degli studenti Sanzioni sì, ma anche partecipazione

Sanzioni ma anche maggiore partecipazione. Questo in sintesi il pensiero di Cittadinanzattiva sulla proposta di revisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
Cittadinanzattiva concorda con il Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni sulla necessità di "rendere più proporzionate le sanzioni previste nel testo dello Statuto del 1999" a fronte del diffondersi e dell’aggravarsi di episodi e fatti di violenza, vandalismo e inciviltà nelle nostre scuole ma allo stesso tempo sottolinea la necessità di coinvolgere attivamente i ragazzi nella gestione e nelle scelte degli istituti.
“La revisione delle sanzioni verrà compresa ed applicata di buon grado solo se con altrettanto rigore verranno riconosciuti e rispettati i diritti degli stessi studenti” dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice del settore Scuola di Cittadinanzattiva. “Chiediamo, però, altrettanta inflessibilità e impegno da parte del Ministero della Pubblica Istruzione e dei Dirigenti scolastici per promuovere e sostenere quanto è previsto nello Statuto in termini di ruolo propositivo degli studenti, possibilità di intervenire nella programmazione didattica, nella organizzazione della scuola, nella scelta dei libri e dei materiali didattici , ecc.”
Cittadinanzattiva è impegnata da anni per la distribuzione, la conoscenza e l’applicazione dello Statuto in tutte le scuole secondarie.
A tal riguardo dati significativi emergono da una indagine svolta da Cittadinanzattiva nel 2003-20004 su un campione di istituti superiori del territorio nazionale: in quasi metà delle scuole monitorate il testo dello Statuto non era stato distribuito ai nuovi iscritti; il Regolamento d’istituto è noto solo alla metà degli studenti; solo un docente su 4 si premura di illustrare lo Statuto alla propria classe. Infine metà degli studenti dichiara di non essere mai stato coinvolto né nella programmazione didattica né per la definizione degli obiettivi didattici; ancora meno (circa due terzi del campione) afferma di non aver mai preso parte alla scelta dei libri di testo e dei materiali didattici.

Redazione Online

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