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Comunicati

Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su protesta ginecologi ed ostetriche: no a scioperi contro i cittadini, individuare percorsi comuni per migliorare i servizi.

"Siamo dispiaciuti. Non è questo il modo per affrontare i problemi, che sicuramente ci sono, scaricandoli sui cittadini che si troveranno senza servizi per una giornata intera. Piuttosto chiediamo forme alternative di sciopero dove potremmo essere al fianco di ginecologi e ostetriche" è quanto afferma Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in merito alla decisione di ginecologi e ostetriche di scioperare e non garantire le prestazioni sanitarie ai cittadini il prossimo 12 febbraio.


"Molte delle cose denunciate sono condivisibili, ma non si risolvono con il muro contro muro. Sulla questione del contenzioso siamo convinti che si può fare di più per prevenire alcune situazioni investendo sul consenso informato e dedicando il tempo necessario per spiegare alle future mamme e papà rischi e benefici degli interventi. Sulla sicurezza nella pratica medica abbiamo dimostrato insieme ai professionisti sanitari coinvolti nel percorso nascita, che è possibile lavorare insieme per migliorare qualità e sicurezza dei punti nascita".

Aurora Avenoso

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