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Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su emergenza pronto soccorso a Roma: è il risultato del tagliare i posti letto prima di adeguare i servizi sul territorio

"Se si tagliano i posti letto prima di aver dotato il territorio dei servizi adeguati, questo è il risultato. E Roma ne è in questo momento esempio lampante e a pagarne le conseguenze sono i cittadini", questo il commento di Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in riferimento a quanto sta accadendo nei Pronto soccorso romani.

 


"Da almeno due anni denunciamo lo stato di emergenza dei pronto soccorso, non solo nella capitale, e la carenza nell'assistenza territoriale". Alcuni dati: i cittadini che si sono rivolti al servizio di consulenza, informazione e tutela PIT salute hanno denunciato problemi nell'assistenza ospedaliera con un aumento delle segnalazioni dal 7,2% del 2010 al 7,4% del 2011. I cittadini segnalano, in particolare, disagi nei settori delle emergenze-urgenze (118 e Pronto Soccorso) con un dato elevato e costante: 41,4% nel 2010 e 43,8% nel 2011, con poche vetture attrezzate e medici a disposizione. E facendo riferimento al solo Lazio, le segnalazioni sulla rete dell'emergenza e del Pronto soccorso sono passate da poco più dell'1% nel 2010 a ben l'11% nel 2011.
"La vera emergenza del Lazio – continua Scaramuzza - è la mancanza di strutture sanitarie territoriali di prossimità, dove le persone con piccoli problemi, come punti di sutura o una colica renale o l'influenza stagionale, possono recarsi senza aspettare ore o giorni interi come nei pronto soccorso dei grandi ospedali. Questi sono gli impegni che chiediamo ai candidati alla presidenza della regione Lazio. Chiediamo inoltre a tutte le parte politiche di non strumentalizzare questa situazione di difficoltà per i cittadini e per chi lavora nei pronto soccorso. In questi ultimi 10 anni ci sono state tante promesse mai mantenute da nessuno. Solo riduzione e chiusura di strutture senza dare in cambio assistenza territoriale ai cittadini".
Di seguito alcuni dati relativi ai tempi di attesa nel pronto soccorso e alle carenze dei reparti di osservazione breve evidenziati dal monitoraggio effettuato dal Tribunale per i diritti del malato. Approfondisci

Tempo di attesa del triage

REGIONE

Tempo di attesa del triage

Tempo minimo di attesa

Tempio massimo di attesa

Lombardia

pochi minuti

15 minuti

Toscana

pochi minuti

60 minuti

Lazio

pochi minuti

4 ore

Fonte: Tribunale per i diritti del malato, 2011

 

Tempo di attesa per la visita in codice verde

REGIONE

Tempo di attesa per la visita in codice verde

Tempo minimo di attesa

Tempio massimo di attesa

Lombardia

pochi minuti

60 minuti

Toscana

15 minuti

2 ore

Lazio

10 muniti

12 ore

Fonte: Tribunale per i diritti del malato, 2011

Tempo di attesa per la visita in codice giallo

REGIONE

Tempo di attesa per la visita in codice giallo

Tempo minimo di attesa

Tempio massimo di attesa

Lombardia

pochi minuti

20 minuti

Toscana

10 minuti

80 minuti

Lazio

pochi minuti

4/6 ore

Fonte: Tribunale per i diritti del malato, 2011

 

Indicatori relativi alla capacità ricettiva del reparto di Osservazione Breve

Indicatori relativi alla capacità ricettiva del reparto di Osservazione Breve

risposte Si

risposte No

non risponde

Tot

ambienti sovraffollati

36,4%

55,2%

8,4%%

100%

barelle aggiunte

36,7%

54,1%

9,2%

100%

letti aggiunti

21%

68,7%

10,3%

100%

malati in attesa di ricovero da più di 6 ore

30,3%

63,5%

6,2%%

100%

malati o i familiari invitati a rivolgersi ad altre strutture  per carenza di posti letto

10,4%

78,1%

11,5%

100%

Fonte: Tribunale per i diritti del malato, 2011

 

 

Tempo di attesa per l’assegnazione di un posto letto

REGIONE

Tempo di attesa per l’assegnazione di un posto letto

Tempo minimo di attesa

Tempio massimo di attesa

Lombardia

2/3 ore

7/8 ore

Toscana

3/4 ore

2 giorni

Lazio

3/4 ore

3/4 giorni

Fonte: Tribunale per i diritti del malato, 2011

Aurora Avenoso

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