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Relazione Antitrust: class action e nuove Autorità di regolamentazione per una maggiore tutela dei cittadini consumatori

"È ora di introdurre senza ulteriori tentennamenti l’istituto della class action a tutela di interessi diffusi".

Il quadro presentato dall’Antitrust conferma le criticità che quotidianamente i cittadini segnalano a Cittadinanzattiva, e che vedono i servizi bancari cedere, dopo tre anni, la poco edificante prima posizione nella classifica dei settori maggiormente oggetto di lamentele a tutto svantaggio delle telecomunicazioni, settore che fa registrare anche il più significativo aumento nei reclami: +22% rispetto all’ultimo anno.

Su 100 reclami, 47 riguardano le tlc, nel 2003 erano 14.
Se la telefonia chiama, le banche rispondono: al secondo posto nella lista nera, i servizi bancari sommano il 12% delle segnalazioni, -15% rispetto all’ultimo anno, a testimonianza di come si stia attenuando l’onda lunga della crisi del risparmio.
Seguono la Pubblica Amministrazione (12% sul totale delle segnalazioni, -5%), i settori dell’energia e dei trasporti (rispettivamente 9% e 8% sul totale delle segnalazioni, +4% ciascuno), i servizi postali e assicurativi, ciascuno con un 5% sul totale delle segnalazioni, ma con un incremento delle lamentele per i servizi postali (+3%) e una diminuzione nelle segnalazioni per i servizi assicurativi (-4%). Residuali le segnalazioni riguardanti i prodotti (2% delle segnalazioni, - 9%).
“L’appello lanciato in data odierna dal presidente dell'Antitrust nel corso del suo intervento all'assemblea annuale dell'Autorità, è un implicito invito al Parlamento affinché introduca in Italia l’azione collettiva, e un richiamo alle responsabilità dello stesso Governo che da tempo aveva annunciato di impegnarsi su questo fronte”.
Nelle parole del vice segretario Giustino Trincia, il commento di Cittadinanzattiva all’annuale relazione dell’Antitrust.
"Alla class action" continua Trincia "andrebbero abbinate ulteriori misure a tutela dei consumatori, quali la creazione dell’Istituto Nazionale per il consumo e soprattutto nuove Autorità di regolamentazione in settori ancora scoperti, primi fra tutti i trasporti, dove non si riescono a risolvere i continui disagi sopportati da migliaia di pendolari".

Redazione Online

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