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Comunicati

Cittadinanzattiva su ondata di corruzione in Lombardia

Accertamento rapido delle responsabilità e riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai corrotti

"Il nuovo caso di corruzione, concussione e peculato che sta toccando in questi giorni una importante porzione di ceto politico della Regione Lombardia deve diventare un'occasione per un nuovo impegno comune di tutti nella lotta per la trasparenza.

Occorre utilizzare al meglio possibile gli strumenti di legge a disposizione: ci auguriamo, dunque, che la procura di Monza, protagonista delle indagini in corso, proceda rapidamente all'applicazione di una norma assai poco conosciuta e utilizzata come la confisca e l'uso sociale dei beni dei corrotti.

E sollecitiamo il Parlamento ad approvare rapidamente il disegno di legge anticorruzione per far valere l'ineleggibilità di quei politici e amministratori che hanno razziato risorse pubbliche per i propri interessi privati".

Queste le dichiarazioni di Vittorino Ferla, responsabile Trasparenza e legalità di Cittadinanzattiva, in merito alla richiesta di arresto inoltrata all'ex Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Lombardia Massimo Ponzoni. "Il peso della corruzione sull'economia italiana", continua Ferla, "è pari a 60 miliardi di euro. In presenza di una perdurante crisi economica e dei sacrifici che i cittadini sono chiamati a sostenere, oggi più che mai diventa importante recuperare le somme e i beni immobili dei corrotti per restituirli ad un uso sociale. Le organizzazioni civiche sono impegnate a vigilare sull'applicazione delle leggi e a sostenere le istituzioni coinvolte per raggiungere questo obiettivo cruciale".

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