Menu

Comunicati

Scioperi si, cittadini come ostaggi no.Cittadinanzattiva protesta contro ennesimo blocco del trasporto pubblico locale.

“Siamo alle solite. L’ennesimo sciopero del trasporto pubblico locale in programma domani, al di là delle dichiarazioni di principio, colpirà sempre gli stessi, cioè i cittadini consumatori. Non vogliamo mettere in discussione il diritto di sciopero, ma le modalità del suo concreto esercizio in settori cruciali come i trasporti, la sanità, la scuola, la giustizia, che finiscono con il ridurre il cittadino ad ostaggio di conflitti di cui non ha alcuna responsabilità. Sull’altro fronte, cioè quello delle aziende, in realtà uno sciopero così costa poco o nulla, perché esse risparmiano sui costi di salari e stipendi e per far girare i mezzi, mentre incassano comunque la quota giornaliera degli abbonamenti e dei vari finanziamenti pubblici, senza però fornire i corrispettivi servizi”. Questo il commento di Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito allo sciopero del trasporto pubblico locale in programma domani, 6 ottobre.

Cittadinanzattiva chiede a Governo, Sindacati e Aziende, di aprire un tavolo di lavoro congiunto, coinvolgendo le organizzazioni di tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori e presieduto dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi, per introdurre modalità innovative di prevenzione e gestione dei conflitti e, nel caso, di forme di protesta alternative alla astensione dal lavoro come lo sciopero virtuale. In questa ipotesi, sia chi sciopera che le aziende potrebbero versare il corrispettivo delle ore della protesta in un fondo destinato ad iniziative umanitarie.

“E’ questa, secondo noi”, ha concluso Trincia, “la strada maestra per evitare lo scontro tra diritti di pari rilievo costituzionale ed evitare pesanti disagi a tutti”.

Redazione Online

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido